Il Comune di Ariano Irpino, membro del Coordinamento Nazionale dei Fori soppressi, sarà presente con il Sindaco Domenico Gambacorta e con rappresentanti della Fondazione “Erminio Grasso” all’assemblea nazionale che si terrà domani, 16 novembre, a Catania.
Il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, al Congresso Nazionale Forense ha affermato, il 4 ottobre scorso, che non è possibile, allo stato, ripristinare in blocco tutte le sedi soppresse, ma che comunque occorre monitorare e segnalare le situazioni più critiche al fine di apportare le dovute modifiche ad una riforma, quella del 2012, che si è rivelata inefficace.
Rispetto a questa, che potrebbe sembrare una battuta d’arresto, il Coordinamento Nazionale non intende certo deporre le armi, e la riunione del 16 novembre ne è la prova.
Domenico Gambacorta, Sindaco di Ariano “La soppressione del Tribunale ha fortemente penalizzato la nostra città e il nostro circondario. La civica amministrazione, di concerto con la Fondazione Erminio Grasso, che rappresenta gli avvocati dell’ex Foro Arianese, intende seguire con attenzione e sostenere ogni iniziativa volta a rimettere in discussione una scelta che si è rivelata sbagliata, contribuendo a segnalare tutte le criticità, le disfunzioni ed i disagi che la riforma ha determinato nei nostri territori ed a formulare proposte concrete atte a ripristinare in Irpinia la giustizia di prossimità”.
Marcello Luparella, Vice Presidente della Fondazione “Erminio Grasso” – “Continuiamo una battaglia che sapevamo fin dall’inizio essere molto difficile ma giusta. Il diniego frapposto per ora dal Ministro al ripristino incondizionato di tutti i Tribunali soppressi ci impone di concentrarci ancora di più sulla formulazione di soluzioni alternative, anche e soprattutto con riferimento al circondario dei due Tribunali irpini soppressi”.
Carmine Monaco, Presidente della Fondazione “Erminio Grasso” – “Occorre perseguire un allargamento del Circondario dell’ex Tribunale di Ariano, sviluppando sinergie con i Comuni ricadenti nell’ex Tribunale di S. Angelo dei Lombardi”.