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Avellino, proseguono le indagini su Dolce Vita: fari puntati sul Comune, ascoltati i primi testimoni

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Gianluca Festa - Foto di Irpinia Oggi

Proseguono le indagini sull’inchiesta Dolce Vita: fari puntati sul Comune di Avellino, sono stati ascoltati i primi testimoni informati sui fatti. Sono stati interrogati alcuni funzionari comunali per chiarire le procedure relative alle gare d’appalto. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Avellino, indagini su Dolce Vita: ascoltati primi testimoni

Le indagini su Dolce Vita continuano senza tregua. Dopo diverse giornate di acquisizioni presso gli uffici comunali da parte degli agenti della guardia di finanza e dei carabinieri del comando provinciale di Avellino, sono iniziate anche le prime audizioni di persone informate sui fatti. Sono stati interrogati alcuni funzionari comunali per chiarire le procedure relative alle gare d’appalto. Parallelamente, proseguono anche gli accertamenti tecnici. È stata infatti inviata una comunicazione che prevede per il 21 novembre l’acquisizione delle copie forensi del cellulare dell’imprenditore Eugenio Pancione, assistito dall’avvocato Valeria Verrusio. Pancione è indagato a piede libero nella seconda ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari per l’ex sindaco Festa, annullata dalla Cassazione e eseguita il 10 luglio.

A dirigere la fase conclusiva dell’inchiesta che ha turbato gli uffici di Piazza del Popolo è il sostituto procuratore Fabio Massimo Del Mauro. Intanto, il 3 dicembre è programmata l’udienza davanti ai giudici della Corte di Cassazione per esaminare il ricorso presentato dalla procura di Avellino, contro la decisione del tribunale del Riesame che ha annullato il sequestro di 40mila euro all’ex sindaco Festa e di 25mila euro all’imprenditore Costantino Marcello, assistiti dagli avvocati Luigi Petrillo e Domenico Carchia. I giudici del tribunale del Riesame avevano accolto l’argomento relativo all’illegittimità dell’ordinanza di sequestro, motivato dall'”omessa motivazione sulla sussistenza del periculum in mora”. Tale argomento era stato sollevato sia nella memoria presentata dall’avvocato Domenico Carchia, difensore di Marcello Costantino, sia dall’avvocato Luigi Petrillo, legale di Festa.

Le indagini

Nel frattempo, la Procura sta cercando di raccogliere prove per sostenere le accuse e consolidare, prima della conclusione delle indagini, alcuni aspetti dell’inchiesta che non hanno trovato conferma nelle decisioni successive dei giudici della Corte di Cassazione. Le nuove acquisizioni della Procura di Avellino sono quindi finalizzate a ottenere ulteriori elementi per cercare di dimostrare il contrario. Nel frattempo, queste nuove informazioni indicano che le indagini condotte dalla Procura di Avellino, sotto la direzione di Domenico Airoma, stanno proseguendo e ci vorrà ancora del tempo prima della chiusura delle indagini e della notifica degli avvisi agli indagati. Queste acquisizioni seguono il “no al sequestro preventivo per Rds” deciso dai magistrati della sesta sezione della Corte di Cassazione all’inizio di novembre.

Gli ermellini hanno respinto il ricorso presentato dalla Procura di Avellino, confermando così la decisione del tribunale del Riesame e del gip Giulio Argenio. La Procura di Avellino aveva richiesto il sequestro preventivo di 226mila euro nei confronti del noto network, già nell’ordinanza di misura cautelare eseguita ad aprile nei confronti dell’ex sindaco Festa. Tuttavia, il gip Argenio aveva escluso la configurabilità del reato, ritenendo che non ci fosse stato alcun condizionamento di un processo realmente concorrenziale, poiché la scelta del contraente non prevedeva alcun confronto con altri operatori.

L’inchiesta coinvolge, oltre all’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa, anche Marianna Cipriano, vincitrice del concorso per funzionario tecnico e collaboratrice dello studio dell’architetto indagato Fabio Guerriero. Sono sotto indagine anche Davide e Antonio Mazza, padre e figlio accusati di aver ricevuto in anticipo le risposte del concorso per vigili urbani, insieme agli imprenditori Marcello Costantino, Franco Camarca ed Eugenio Pancione. Tra i coinvolti figurano inoltre il dirigente comunale alle finanze Gianluigi Marotta, l’ex dirigente comunale Filomena Smiraglia, Vittorio Ambrosino, referente di una nota catena di fast food, e Germana Simeone, agente pubblicitario di un famoso network radiofonico nazionale.

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