Minacce all’infettivologo genovese Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale policlinico San Martino di Genova da parte del disoccupato no vax di Avellino: secondo quanto riporta il Mattino, erano frasi che gli auguravano la morte.
Avellino, minacce di morte all’infettivologo dal disoccupato no vax
Un disoccupato irpino di 30 anni, residente in un piccolo paese di nemmeno 800 abitanti nell’hinterland, è accusato di stalking in concorso con altre 36 persone che la Digos di Genova ha scovato in tutt’Italia. Vive in famiglia con la madre, non ha un lavoro stabile, svolge attività saltuariamente ed è iscritto al gruppo Telegram “Basta dittatura”.
Il gruppo Telegram
Proprio quella chat sulla quale girava il numero di telefono di Bassetti. Il tenore dei messaggi è quasi sempre lo stesso: “Vergogna”, oppure “Prego Dio che ti venga un tumore o un qualsiasi male perché il karma magari ci può mettere anni ma quando arriva ti disintegra”. Il più violento di tutti è: “Appeso a una forca sei molto più elegante che in giacca e cravatta”.
La perquisizione domiciliare
Per tale motivo ieri mattina gli uomini della Digos di Avellino hanno effettuato una perquisizione in casa del 30enne. La polizia postale di Napoli su disposizione del vice questore Maria Rosaria Romano, ha svolto la perquisizione informatica riscontrando sui dispositivi in possesso la presenza delle informazioni richieste dalla procura di Genova. In sostanza, quella di ieri mattina è stata la conferma dell’attività investigativa. Infatti le comunicazioni minacciose sono state inviate dal cellulare in suo possesso con un semplice Whatsapp.
Le indagini
Le indagini sono nate in seguito 10 denunce presentate dal medico e ha permesso di identificare 36 persone, responsabili a vario titolo di istigazione a delinquere, atti persecutori, minaccia aggravata, diffamazione e molestie. Le perquisizioni si sono svolte oltre che in provincia di Avellino anche a Lecce, Milano, Modena, Napoli, Parma e Trento.
L’inchiesta
L’inchiesta del magistrato di Genova che ha coinvolto il giovane irpino ora dovrà accertare il suo grado di coinvolgimento. Già nelle prossime ore potrà essere sottoposto a interrogatorio su delega della magistratura del capoluogo ligure. In particolare si dovrà chiarire se i suoi sono legami funzionali con l’organizzazione che seppure informalmente aveva nel mirino il medico genovese.