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Il giallo sull’avvelenamento di Gerardina Corsano: archiviato il processo per i tre indagati

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Gerardina Corsano - Foto di Ottopagine

Rimane avvolta nel mistero la morte per avvelenamento di Gerardina Corsano: è stato archiviato il processo per i tre indagati. Durante le indagini, durate oltre un anno, è emerso che la donna potrebbe essere morta a causa di un’esposizione alla fosfina. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Morte Gerardina Corsano: archiviato il processo per i tre indagati

Gerardina Corsano è deceduta in circostanze misteriose: è stata firmata la richiesta di archiviazione per i tre indagati riguardo alla morte della quarantaseienne, avvenuta il 31 ottobre 2023 presso l’ospedale di Ariano Irpino. Durante le indagini, durate oltre un anno, è emerso che la donna potrebbe essere morta a causa di un’esposizione alla fosfina. La richiesta di archiviazione è stata presentata dal pubblico ministero Maria Amalia Capitanio della procura di Benevento. Tra gli indagati ci sono i proprietari dell’attività ricettiva Oasi, Luigi Tranuccio e Pina Scaperrotta, assistiti dall’avvocato Guerino Gazzella; Gerardina Corsano aveva cenato presso la loro struttura il sabato sera prima del decesso, insieme al marito Angelo Meninno e a un’altra coppia di amici. Gli accertamenti effettuati sulla salma della 46enne non hanno rivelato tracce di botulino.

Le indagini

Anche gli accertamenti condotti dai Nas di Salerno presso l’azienda familiare del marito di Gerardina hanno escluso l’ipotesi di un’intossicazione alimentare da botulino. Pertanto, alla luce dei risultati negativi delle analisi, il pubblico ministero ha richiesto l’archiviazione per i titolari della pizzeria. La richiesta di archiviazione è stata presentata anche per il medico Gaetano Lisella, assistito dall’avvocato Giuseppe Romano, che visitò Gerardina Corsano quando iniziò a manifestare i primi sintomi di malessere. Secondo le conclusioni del collegio medico-legale, non sono emersi profili di responsabilità nelle azioni del medico, le quali sono state ritenute «corrette» dagli inquirenti, portando così a concludere che Lisella è estraneo al reato.

La fosfina

A poco più di un anno dall’evento mortale, è emerso che il decesso è stato causato dalla fosfina, una sostanza principalmente impiegata nel controllo dei parassiti nelle aziende agricole. La donna è deceduta intorno alle 14:24 del 31 ottobre 2023. Secondo i consulenti tecnici, «la morte non è stata attribuibile a patologie acute, né a malattie croniche degli organi esaminati che potessero determinare o favorire l’evento fatale. Tuttavia, i risultati autoptici e istopatologici, supportati da elementi circostanziali, indicano con elevata probabilità che il decesso sia riconducibile a una possibile esposizione e intossicazione da fosfina».

Già nel novembre 2023, gli inquirenti avevano focalizzato la loro attenzione su una disinfestazione effettuata nell’azienda di famiglia. Questa operazione di bonifica, realizzata pochi giorni prima della morte di Gerardina Corsano, era stata esaminata dai Nas di Salerno. Tuttavia, durante i controlli, non erano state riscontrate violazioni riguardo alla disinfestazione, che avviene due volte all’anno nell’azienda, come previsto dalla legge, poco prima della tragedia che ha colpito i coniugi Meninno Corsano. Secondo quanto emerso finora, la disinfestazione sarebbe stata eseguita da un’azienda specializzata con personale professionale del settore.

Si ricorda che attualmente il marito di Gerardina Corsano, Angelo Meninno, non risulta essere sotto indagine. Nel frattempo, la difesa dei familiari di Gerardina Corsano, rappresentata dall’avvocato Gerardo Giorgione, sta considerando «l’opportunità di presentare opposizione, almeno in merito a un’ipotesi di responsabilità medica. Riteniamo che un’attenzione maggiore avrebbe potuto portare la struttura sanitaria a verificare la presenza di fosfine. Presenteremo ulteriori elementi di valutazione, pur riconoscendo il lavoro meticoloso svolto dalla procura di Benevento».

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