La Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione ha deciso di liberare l’ex sindaco di Avellino, Gianluca Festa, che era agli arresti domiciliari dal 18 aprile e successivamente sottoposto a una nuova misura cautelare il 10 luglio, con accuse che spaziano dal peculato alla corruzione. La motivazione dietro l’annullamento della misura cautelare non è ancora stata divulgata; l’udienza odierna era finalizzata alla discussione di vari motivi di ricorso presentati dai difensori di Festa, gli avvocati Luigi Petrillo e Dario Vannetiello.
Avellino, torna in libertà l’ex sindaco Gianluca Festa
Tra le contestazioni principali vi erano l’inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche, ambientali e tramite trojan, e vizi relativi alla necessità delle misure cautelari. La motivazione ufficiale sarà nota solo domani mattina. Il Sostituto procuratore generale Silvia Salvadori aveva richiesto l’annullamento solo per quanto riguarda la vicenda dei concorsi, mentre aveva proposto il rigetto per le altre parti del ricorso.
Sarà quindi fondamentale esaminare i motivi della decisione dei giudici della Suprema Corte e determinare quali eccezioni sollevate dai legali di Festa siano state accolte. La lunga detenzione cautelare di Festa era prossima a una conclusione, e ora si attende anche l’avvio del processo per i fatti contestati a lui e ai suoi coindagati, in attesa delle motivazioni ufficiali della scarcerazione.