Brutta disavventura per un 60enne della provincia di Avellino, vittima di una violenta aggressione nella tarda serata di domenica a Foce Sele, nel territorio di Capaccio Paestum. L’uomo, dopo essersi appartato nella zona del molo Sirena, è stato avvicinato da un individuo che lo ha brutalmente picchiato e rapinato, per poi sottrargli l’auto e darle fuoco come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Capaccio Paestum, 60enne aggredito e rapinato: il caso
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il 60enne sarebbe stato avvicinato da uno sconosciuto, che lo ha colpito violentemente, privandolo del cellulare e del portafoglio. Dopo l’aggressione, l’uomo è stato lasciato seminudo in strada, mentre il rapinatore si impossessava della sua vettura, una Volkswagen Golf, fuggendo a tutta velocità.
Il veicolo è stato rinvenuto poco dopo in fiamme nei pressi della rotatoria di Campolongo, lungo la litoranea di Eboli, in direzione Salerno. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Eboli, che hanno domato l’incendio e messo in sicurezza l’area.
Nel frattempo, il 60enne è stato soccorso da un’ambulanza della Croce Rossa di Capaccio Scalo e trasportato all’ospedale di Battipaglia, dove i medici gli hanno riscontrato un trauma cranico da corpo contundente e la frattura del setto nasale.
Indagini in corso
I Carabinieri del Nucleo Operativo di Agropoli, diretti dal capitano Giuseppe Colella, hanno avviato un’indagine per identificare l’aggressore e ricostruire con precisione la dinamica dei fatti. Si stanno acquisendo eventuali immagini dalle telecamere di videosorveglianza della zona e raccogliendo testimonianze utili a individuare il responsabile.
Non è la prima volta che episodi di violenza si verificano lungo la fascia litoranea tra Salerno e Agropoli, alimentando il dibattito sulla sicurezza in queste aree. Negli ultimi anni, diversi episodi di criminalità hanno scosso l’opinione pubblica, evidenziando la necessità di un rafforzamento dei controlli sul territorio.
Il precedente del 2014
Uno dei casi più gravi risale al 2014, quando Natalino Migliaro, un giovane di Battipaglia, perse la vita dopo un’aggressione sulla litoranea mentre era in compagnia della fidanzata. Oltre alle aggressioni, durante la stagione primaverile ed estiva si registrano frequentemente furti ai danni di turisti e residenti, con automobili saccheggiate attraverso la rottura dei vetri o lo scasso delle portiere.