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Il Garante regionale dei detenuti boccia il carcere di Bellizzi

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AVELLINO. Il Garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello ha visitato il carcere di Bellizzi. La casa circondariale Antimo Graziano di Bellizzi, a fronte di una capienza di 501 detenuti, ospita 530 ristretti di cui 22 donne. Vi sono 7 detenuti ammessi al lavoro esterno. Sono presenti nell’istituto 8 educatori, sottodimensionata invece la presenza di polizia penitenziaria in quanto sono presenti 208 unità su una pianta organica di 297 unità.

 

La visita del Garante

 

Il Garante, insieme al direttore della circondariale Paolo Pastena e dalla vice direttrice Concetta Ferato, ha visitato l’area pedagogica dell’istituto dove si svolgono le attività scolastiche, incontrando docenti ed alunni dell’istituto tecnico per geometri ed liceo artistico. La sua visita ufficiale è poi continuata incontrando i detenuti nelle diverse sezioni e padiglioni. In particolar modo nel padiglione “De Vivo” dove sono reclusi 120 detenuti, strutturato con una sezione a custodia aperta, poi si è recato presso la sezione “protetti” che ospita circa 60 detenuti , in cui gli stessi lavorano ad un piccolo tenimento agricolo dove coltivano verdure di stagione, ed infine ha visitato la sezione femminile.

 

Le criticità del carcere di Bellizzi

 

Per Ciambriello le criticità evidenziate dai detenuti e detenute riguardano la sanità e la magistratura di sorveglianza. Solo quest’anno ci sono state 455 visite esterne e 90 ricoveri. Occorre incrementare la presenza nell’istituto di specialisti esterni per ridimensionare il numero delle uscite dei detenuti, accompagnati in media da tre agenti penitenziari e per dare continuità ed efficacia all’assistenza sanitaria. I detenuti lamentano ritardi ed inadempienze della Magistratura di Sorveglianza relativamente alla non omogeneità di decisioni tra i 4 magistrati di sorveglianza di competenza e disfunzioni che riportano ritardi nelle decisioni.

 

Migliorare la sezione femminile

 

Il Garante ha espresso la necessità che si proceda alla ristrutturazione e manutenzione della sezione femminile, dove un miglioramento della stessa rappresenta una priorità sia per la condizione detentiva delle donne sia per la loro socializzazione. Ulteriore ristrutturazione dovrebbe riguardare il campo di calcio che è inutilizzato da anni.

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