Shock a Cesinali, 20enne aggredito e lasciato privo di sensi: due coetanei sospettati del pestaggio. La testimonianza di Elisa: “Si è rifugiato nel mio bar, era irriconoscibile con il volto tumefatto”. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Cesinali, aggredito e lasciato privo sensi: due coetanei sospettati
Sono almeno due i sospettati coinvolti nel pestaggio del giovane ventenne di Cesinali, colpito violentemente e lasciato privo di sensi in via Salice, in una zona periferica del paese alle porte di Avellino. I sospettati sono due ragazzi. La loro posizione è attualmente sotto esame da parte dei carabinieri della Stazione di Aiello del Sabato, che stanno approfondendo questo brutale episodio. Al momento non sono stati presi provvedimenti, e si procede per lesioni personali.
Non si può escludere che durante le indagini possano emergere nuovi sviluppi e ulteriori responsabilità. La giovane vittima sarebbe stata invitata da alcuni conoscenti a salire su un’auto in piazza Municipio, dopo aver trascorso la serata in un locale a Torrette di Mercogliano, e successivamente sarebbe stata portata nel luogo in cui è avvenuto il pestaggio. Inoltre, si sta indagando su un’altra vettura che seguiva l’auto su cui si trovava il ventenne. Queste informazioni sono emerse dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza che riprendono la piazza del paese e che sono state acquisite dai carabinieri. I militari hanno interrogato la giovane vittima, attualmente ricoverata all’ospedale Moscati con una prognosi di trenta giorni, a causa di gravi ferite al volto, tra cui una frattura della mascella.
Dovrà sottoporsi ad intervento chirurgico
Dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico. Gli investigatori hanno ascoltato la sua versione dei fatti, la quale, già dai primi elementi, potrebbe trovare conferma con quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri. I militari della Stazione di Aiello del Sabato hanno effettuato ieri mattina i rilievi sul luogo dell’aggressione, situato in via Salice, una stradina isolata che porta alla fontana Frestola. Davanti a un edificio in costruzione, dove il ventenne è stato brutalmente picchiato e lasciato, si notano evidenti macchie di sangue. Un drammatico segno di quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato. Ricostruiamo gli eventi a partire dalla serata di venerdì scorso.
La giovane vittima, secondo quanto riportato, avrebbe trascorso la serata in un locale a Torrette di Mercogliano con un gruppo di amici. A tarda notte, sarebbe tornato a Cesinali, dove pare si sia fermato a una festa privata con i suoi amici, un dettaglio che necessita di conferma. Successivamente, avrebbe raggiunto la piazza del paese per tornare a casa. È qui che sarebbe stato invitato a salire a bordo dell’auto di alcuni conoscenti, tramite un inganno. Dopo, sarebbe stato portato in via Salice, una zona periferica del paese, dove è stato brutalmente picchiato. Una volta tramortito, è stato abbandonato. Gli hanno distrutto il cellulare e rubato il giubbotto, il portafoglio e le chiavi di casa. Dopo un po’ di tempo, il ragazzo è riuscito a riprendersi e, all’alba di sabato scorso, con le poche forze rimaste, ha raggiunto il centro del paese per chiedere aiuto. Erano le sei del mattino quando la titolare del bar in piazza a Cesinali è intervenuta per soccorrerlo.
La condanna del sindaco
Il sindaco di Cesinali, Dario Fiore, insieme al consigliere comunale Generoso Iannuzzi, rinnova il suo appello: «Chiunque abbia informazioni o abbia assistito a quanto accaduto è invitato a contattare i carabinieri. Questo è un evento che ha scosso profondamente l’intera comunità e non può rimanere impunito. Noi, come amministrazione, faremo la nostra parte. Il ragazzo coinvolto è un giovane onesto e lavoratore, proveniente da una famiglia rispettabile. Quando abbiamo appreso i dettagli della situazione, siamo rimasti increduli. Si tratta di un atto di una cattiveria inimmaginabile, senza parole. Abbiamo fiducia nel lavoro dei carabinieri e forniremo tutto il supporto necessario per fare chiarezza su quanto accaduto.»
Elisa è sotto shock: «Si è rifugiato nel bar, era irriconoscibile con il volto tumefatto»
«Aveva il viso coperto di sangue. Non riuscivamo a riconoscerlo. Non riuscivamo a comunicare. Camminava con difficoltà. I denti erano rotti e la bocca piena di sangue. A malapena riusciva a stare in piedi. Quando è entrato nel bar, mi sono subito affrettata a soccorrerlo». Questo è il racconto sconvolgente di Elisa, proprietaria del bar Centrale in piazza Municipio, che ha prestato aiuto a un giovane di 20 anni di Cesinali, brutalmente picchiato nella periferia del paese e lasciato davanti a un edificio in costruzione. «Era circa le sei del mattino e avevo appena aperto il bar», racconta la signora Elisa, ancora scossa. «È stato terribile vederlo in quelle condizioni. Indossava solo una maglietta a maniche corte, completamente insanguinata. Mi sono spaventata. L’ho sostenuto sotto il braccio e gli ho offerto un bicchiere d’acqua, mentre cercavo di pulire le sue ferite con l’acqua e rimuovere tutto quel sangue».
La signora Elisa ha ancora impressa nella mente quella scena terribile. Le lacrime le salgono agli occhi mentre rivive quegli attimi. «Pensavo avesse avuto un incidente», continua la signora Elisa. «Gli ho chiesto cosa fosse successo e se fosse da solo o in compagnia. Ma il giovane non riusciva a parlare. Faceva fatica persino a stare in piedi. Mi viene da piangere se ripenso a quella mattina».
La proprietaria del bar in piazza ha cercato di scoprire l’identità del giovane per poter avvisare i genitori. Da alcuni anni, la signora gestisce il locale a Cesinali insieme al figlio. «Gli ho chiesto il nome – racconta la signora Elisa – e mentre lo pulivo dal sangue, cercando di non fargli ulteriore male, tentavo di capire chi fosse per contattare i genitori. Povero ragazzo, non riuscivamo a comunicare. E poi il suo volto era irriconoscibile, nonostante i miei sforzi per capire chi fosse».
La signora Elisa fatica a raccontare la sua storia. Dopo una pausa di alcuni minuti, riprende a parlare. «Piano piano – continua la proprietaria del locale – mentre continuavo a tamponarmi il viso con acqua fredda, ho sentito che mi stava dicendo qualcosa con una voce debole. Non sono riuscita a capire subito cosa volesse dire. Ho pensato quindi a un incidente stradale. Gli ho chiesto di nuovo se fosse solo o se fosse in compagnia di qualche altro ragazzo. Poi mi ha rivelato che qualcuno lo aveva portato verso la strada della fontana Frestola, in un’area isolata del paese, picchiato e abbandonato lì».
In quel momento, la signora Elisa comprende ciò che è accaduto: «A quel punto gli ho chiesto chi fosse stato a ridurlo in quello stato, dove avesse il cellulare per avvisare i genitori. Il povero ragazzo è riuscito a dirmi il suo nome e mi ha raccontato che gli avevano rotto il cellulare, tolto il giubbotto e rubato il portafoglio e le chiavi di casa. Proprio in quel frangente, un uomo di Cesinali è entrato e lo ha riconosciuto, avvisando immediatamente i genitori e portandolo a casa. È stata un’esperienza davvero terribile. Spero che si riprenda presto», conclude la signora Elisa.