MIRABELLA ECLANO. Con un lungo e dettagliato servizio di approfondimento l’inviato della nota trasmissione di Rai3, Chi l’ha visto?, Gianloreto Carbone, ha ricostruito gli ultimi istanti di vita dell’imprenditore di Calore di Mirabella Eclano, Pasquale Martiniello, ucciso a fucilate nell’agosto 2008. Grazie all’interessamento della giornalista irpina Barbara Ciarcia e alla sensibilità della conduttrice Federica Sciarelli il cold case irpino è approdato in Rai.
Il caso Martiniello in tv
Parla per la prima volta in assoluto davanti alle telecamere il figlio di Pasquale, Mario, meccanico 34enne, e chiede a viva voce di sapere la verità sulla morte atroce del genitore. E così il fratello della vittima, Franco Martiniello. Rompono il silenzio a distanza di quasi due lustri da quell’efferato delitto rimasto impunito. Il caso nel frattempo è stato archiviato per mancanza di prove e indiziati. Di sicuro non è stato chiuso sul fronte investigativo.
Le parole del figlio di Martiniello
“Sono convinto che chi ha ucciso papà- dichiara Mario ai microfoni di Chi l’ha visto?- è qui tra noi. Magari è una persona che incontro ogni giorno e mi saluta anche”. Incalzato dalle domande pertinenti di Gianloreto Carbone Mario ha poi ricordato il rapporto col padre e gli ultimi istanti di vita e il presagio della sciagura con uno strano sibili all’orecchio. E ancora i lunghi interrogatori in caserma dai Carabinieri prima a Mirabella Eclano e poi ad Avellino a cui furono sottoposti lui, la madre e i parenti più stretti di Pasquale Martiniello. “Ricordo ancora una battuta feroce che mi rivolse un carabinieri col sigaro tra le mani- esclama Mario-: suo padre è stato ammazzato come un cane”. Sgrana gli occhi Mario davanti alle telecamere quasi a scacciare l’incubo di quella afosa mattina di agosto in cui scivolò insieme alla sorella, che oggi vive in Germania, e alla madre da molti separata dall’imprenditore ucciso a fucilate nei pressi del laghetto da pesca sportiva che gestiva a contrada Iscalonga. Dopo quasi dieci anni Mario, lo zio Franco e la madre sono ritornati appositamente in quel luogo maledetto per ricostruire i fotogrammi di quella disgrazia rimasta ancora senza un movente apparente e soprattutto senza un colpevole. L’auspicio dei parenti di Pasquale Martiniello è che il caso venga riaperto e dopo il servizio andato in onda a ‘Chi l’ha visto’? qualcuno si faccia vivo, anche in maniera anonima, per raccontare la verità sul delitto dell’imprenditore eclanese.