AVELLINO. Il collaboratore infedele della Cisl, rinominato Mister 2mila euro (al secolo Antonio Perillo) è stato denunciato alla Procura dal sindacato e la sua iscrizione immediatamente cancellata. La vicenda è dettagliatamente spiegata nel nostro articolo: in breve, vendeva false certificazioni per accedere a concorsi pubblici.
Con una conferenza stampa i rappresentanti dell’organizzazione sindacale hanno preso le distanze dall’accaduto, tanto che l’ex segretario della Cisl Scuola Elio Barbarisi ha svelato il nome del collaboratore infedele parlando di «fatto grave e deplorevole».
Il segretario della Cisl Irpinia-Sannio Melchionna ha tenuto a precisare come la denuncia sia spiccata il giorno successivo l’accaduto, il 28 ottobre. Intanto la Cisl Irpinia-Sannio si è costituita parte civile: avevamo anticipato anche questo.
Il segretario della Cisl Scuola Salvatore Bonavita (l’uomo di mezza età che abbiamo visto nel servizio di Luca Abete) ha raccontato come abbia immediatamente sospeso la collaborazione e ha specificato che «questa persona non aveva alcun ruolo politico all’interno del sindacato».
Veleno sul veleno
Carlo Sibilia del M5s aveva espresso, tramite una nota stampa, una netta condanna sull’episodio, parlando di «vergogna senza fine» e di una riprovevolezza tale da far disgusto e infangare l’immagine dell’Irpinia. «Nel 2017 – scriveva il deputato – dobbiamo ancora assistere a scene di questo tipo in cui un sindacalista» mercanteggia falsi titoli di studio.
Su questa velenosa nota stampa, la piccata ed altrettanto velenosa replica di Melchionna: «Si dovrebbe vergognare per quello che ha scritto. Se ha a cuore l’Irpinia si attivi invece di fare sciacallaggio».