È stato condannato a 8 anni di carcere don Livio Graziano, accusato di atti sessuali nei confronti di un ragazzino di 13 anni ospite della sua comunità, originario della provincia di Salerno. Questa la pena stabilita dalla Corte di Assise del Tribunale di Avellino nei confronti del parroco di Prata di Principato Ultra.
Atti sessuali su un 13enne, condannato don Livio Graziano
Termina così il primo grado del processo, che ora passa al secondo grado di giudizio come confermato dagli avvocati difensori del prelato. Anche oggi, giovedì 24 novembre, don Livio ha ribadito la sua totale estraneità ai fatti. Il sacerdote si dice innocente, sostenendo che nei suoi confronti sono state costruite menzogne. La vicenda ha inizio un anno fa, in seguito alla denuncia partita dal padre della presunta vittima di abusi, un 13enne ospite dalla comunità fondata e diretta proprio da don Livio.
La condanna
Undici anni di carcere: questa era stata la richiesta del pubblico ministero Lorenza Recano nella chiusura dell’udienza finale di questa mattina. Il sacerdote è stato invece condannato a 8 anni con il risarcimento del danno. Ad ogni modo, è stata esclusa l’aggravante di aver fornito “regali” alla presunta vittima.
L’arresto di Don Livio Graziano
Il 26 ottobre 2021 don Livio fu arrestato dai carabinieri. L’arresto scattò poche settimane dopo la denuncia presentata dal padre della presunta vittima. L’uomo aveva letto alcuni messaggi scambiati tra il parroco ed il figlio 13enne. Il giovane, nel periodo tra giugno e settembre 2021, fu ospite della struttura diretta e fondata dal prelato, una cooperativa sociale che fornisce assistenza di tipo terapeutico a persone con problemi di ansia, depressione e disturbi dell’alimentazione.
