In data odierna, presieduta dal Prefetto Maria Tirone, si è riunita la Conferenza Provinciale Permanente sulla Sicurezza stradale, al fine di analizzare i risultati statistici relativi alla provincia, considerare l’efficacia delle attività svolte, nonché formulare proposte utili finalizzate a garantire l’azione coordinata delle Forze di Polizia per la prevenzione e ai comportamenti che costituiscono le principali cause di incidenti stradali, quali la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, gli eccessi di velocità, mancato utilizzo dei sistemi di protezione individuale, nonché—dato pericolosamente emergente— la guida distratta da cellulari e smartphone.
Sicurezza stradale, le statistiche in Irpinia
Sul primo punto, il dato irpino relativo agli incidenti sotto l’effetto di alcol e stupefacenti prospettato alla Conferenza provinciale permanente sulla sicurezza stradale è sostanzialmente allineato alla media nazionale, attestandosi al 7,2% di tutti gli incidenti rilevati. Il contrasto alla guida alterata da alcol e psicotropi deve essere oggetto di campagne sensibilizzanti, da condurre in collaborazione delle Amministrazioni locali e delle associazioni del commercio (relativamente alla vendita di alcolici). Il Prefetto, di concerto con il Comandante provinciale della Polizia Stradale e il Direttore Generale dell’Asl, darà nuovo impulso al “Protocollo d’intesa relativo alle procedure di accertamento tossicologico della guida”, che pure ha fornito buoni risultati operativi.
Conoscere il territorio per prevenire è essenziale.
I dati Istat riferiti alla Provincia indicano un andamento ondivago della quantità e della tipologia di incidenti rilevati. Se nella serie storica – a partire dal 2001 – si assiste ad un’irregolare seppur continua diminuzione globale del numero dei morti, la stessa tendenza non si rileva in modo significativo relativamente al numero dei feriti. Tale tendenza si conferma anche nel 2017 rispetto al 2016,anche se il dato per il corrente anno è aggiornato al 1 dicembre (come si evince dalla tabella fornita dall’Istat).
Da qui la necessità — considerati gli alti costi sociali degli incidenti con feriti — di conoscere con maggior puntualità cause e circostanze degli stessi per attivare le migliori strategie preventive, con la collaborazione delle aziende sanitarie e ospedaliere, gli enti proprietari e/o gestori delle strade e le Forze dell’Ordine, concentrando maggiore attenzione all’arteria statale 7 Appia (più conosciuta come “Ofantina bis”), che, per la sua particolare morfologia, la sua traiettoria ed il suo variegato utilizzo, è più frequente teatro di incidenti stradali gravi.
La risoluzione della Conferenza provinciale permanente sulla sicurezza stradale
Una delle strategie di contrasto è sicuramente l’implementazione di più postazioni di controllo elettronico della velocità, le cui attivazioni ed allocazioni saranno meglio segnalate per accentuare la funzione di deterrenza e, quindi, di prevenzione. A tal uopo, saranno maggiormente sensibilizzate le amministrazioni comunali, affinché provvedano a migliori allestimenti della segnaletica utilizzando parte dei proventi derivanti dalle multe, così come previsto dalla normativa vigente. Contemporaneamente, verrà predisposta una ricognizione statistica presso i Comuni sull’utilizzo delle somme incassate, che—com’è noto—devono essere impiegate, per la metà, in opere ed attività che aumentino la sicurezza stradale.
Al fine di contrastare la guida distratta e radicare l’abitudine all’uso dei sistemi di protezione individuale (caschi, cinture), oltre al controllo e alla sanzione, è fondamentale la sensibilizzazione a cominciare dalle più giovani generazioni, per questo il ruolo educativo delle istituzioni scolastiche, anche attraverso campagne ed eventi tematici, risulta fondamentale, considerato che—sempre dalle risultanze statistiche—gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra gli adolescenti.
Foto a cura dell’Ufficio Servizi Informativi – Prefettura di Avellino.