Site icon Occhio Notizie

Avellino, controlli dei carabinieri del gruppo forestale: il bilancio

coronavirus-panchine-vietate-benevento

Intensi controlli dei Carabinieri del Gruppo Forestale di Avellino. I militar non mollano la presa sul territorio dell’Irpinia, dove hanno intensificato i controlli.

I controlli dei Carabinieri del Gruppo Forestale di Avellino

Con pattuglie e perlustrazioni, effettuate sia nei centri abitati che in aree forestali e montane, i Carabinieri Forestali eseguono quotidiani e mirati servizi, finalizzati a garantire sicurezza e rispetto della legalità.

In particolare, negli ultimi giorni:

Le indagini

L’attività d’indagine permetteva di ritenere i due soggetti responsabili, in concorso fra loro, dell’esecuzione di lavori edili, consistenti nella realizzazione di sotto-servizi (che comportavano l’esecuzione di uno scavo di trincea e successivo rinterro, finalizzato al passaggio delle condotte elettrica, gas metano e fognaria a servizio del proprio immobile ad uso residenziale abitativo), che interessavano un fondo di proprietà comunale, comportando, a vantaggio esclusivo dei privati interessati, l’occupazione arbitraria dello stesso.

In particolare in sede investigativa è emerso che i predetti lavori fossero stati eseguiti in assenza del necessario e preventivo nulla osta della soprintendenza archeologica, risultando il fondo in questione vincolato, in quanto dichiarato “bene culturale di importante interesse archeologico”. Pertanto i lavori in argomento sono risultati essere stati eseguiti in assenza dell’atto pubblico di costituzione di servitù e del preliminare nulla osta della competente Soprintendenza Beni Archeologici;

L’attività, eseguita unitamente a personale dell’Ufficio Tecnico Comunale permetteva di accertare in Sant’Angelo a Scala, all’interno della proprietà del predetto, la realizzazione di una controparete di circa 15 metri di lunghezza, in assenza di titolo abilitativo;

L’area ove è stato rinvenuto il richiamo elettronico rientra nella perimetrazione dell’area protetta denominata Parco Regionale del Partenio e pertanto sottoposta a vincolo paesaggistico;

Gli stessi, in concorso, realizzavano un muro di contenimento, avente lunghezza di circa 8 metri e 4,5 di altezza per il quale era stata presentata presso l’Ufficio Tecnico Comunale la segnalazione di inizio attività (SCIA), titolo edilizio non idoneo, in quanto la realizzazione dell’opera era da classificare come nuova costruzione, quindi soggetta a permesso di costruire.

Inoltre, il muro di contenimento, che ricadeva in zona di perimetrazione del Parco Regionale dei Monti Picentini, veniva realizzato in difformità al nulla osta del Parco, all’autorizzazione sismica e all’autorizzazione paesaggistica. Infine si accertava che tale opera non poteva essere realizzata poiché l’area ricadeva in zona di rispetto idrogeologico, sottoposto a vincolo di inedificabilità.

Exit mobile version