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Oltre 100 casi covid tra Valla Caudina e Bassa Irpinia, a nessun nuovo positivo a Cervinara

L’esperienza della prima ondata di coronavirus, che ha duramente colpito Ariano Irpino, diventato rapidamente zona rossa, ha insegnato ai sindaci a prendere decisioni tempestive e drastiche, seppur a volta impopolari. Ieri, il sindaco di Montella, e quello di Cassano Irpino, hanno istituito un mini lockdown, con la chiusura delle attività più a rischio, come scuole uffici e luoghi di aggregazione. Il focolaio dell’Alta Irpinia fa paura, e si cerca di scongiurare in tutti i modi una nuova zona rossa, agendo con rapidità e con provvedimenti mirati.

Coronavirus, focolaio in Alta Irpinia: rischio zona rossa

Nessuno in Irpinia vuole una “nuova Ariano”, 8 mesi fa il covid era ancora un nemico sconosciuto, non si sapeva come affrontarlo, e gli amministratori locali erano impreparati: ma ora no, a Montella e Cassano Irpino c’è la consapevolezza di non voler tornare indietro, e c’è la determinazione a mettere in campo tutte le misure per arginare il contagio.

Tutto chiuso

I sindaci Rino Buonopane e Salvatore Vecchia chiudono scuole e uffici pubblici, e danno il via allo screening di massa che dovrebbe portare all’identificazione di nuovi casi, e di eventuali fonti primarie di contagio.

La situazione in Irpinia

Il bilancio complessivo di questa seconda ondata epidemica è di 279 contagiati con 54 comuni coinvolti: la mappa dei contagi:

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