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Delitto Gioia, Limata: “Elena voleva che usassi la pistola”

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Delitto Gioia, Giovanni Limata è sconvolto e confessa alla madre e alla sorella: “Elena voleva che usassi la pistola”. È uno dei passaggi che si trova nelle due pagine centrali dell’intercettazione in carcere del colloquio, secondo quanto riporta il Mattino, tra Giovanni Limata, la madre e la sorella.
 

 

 

Delitto Gioia, Giovanni Limata: “Elena voleva che usassi la pistola”

Jessica, la sorella, non si da pace: “Perché non me ne hai parlato Giovà?”. “E perché tu che avresti fatto? Mi avresti fermato?”, le risponde lui. Poi una pausa: “Non mi dovevi fermare tu, ma mi doveva fermare lei”. Nel parlatorio di Bellizzi c’erano Jessica Limata e il fratello Giovanni, insieme alla madre, in quella mattinata di maggio di quest’anno. E a raccogliere le loro confidenze vi erano anche dei microfoni ambientali fatti disporre dalla Procura.

 

 

L’incontro

Era il secondo incontro tra i familiari. Pochi giorni dopo l’omicidio che era avvenuto in aprile. Il contenuto di queste conversazioni sarà decisivo nel corso della seconda udienza del processo a Giovanni Limata e Elena Gioia per l’omicidio di Aldo Gioia. L’intercettazione è stata depositata nell’udienza del processo in corte d’Assise dal pm Vincenzo Russo e registrata a maggio nel carcere di Bellizzi. Il discorso tra i due fratelli continua. Jessica, che vive e lavora all’estero, tornata in Italia quando ha avuto la notizia del drammatico avvenimento.

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