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Disturbo della quiete pubblica, il fatto non sussiste per il giudice

Disturbo della quiete pubblica

Disturbo della quiete pubblica, la richiesta del vicino di far cessare gli schiamazzi notturni viene respinta.

Disturbo della quiete pubblica, cadono le accuse

Nel 2013, due coniugi di Cervinara, sono stati denunciati da un vicino di casa per il ripetuto abbaiare dei propri cani in orario notturno.

Ogni animale aveva la propria cuccia coperta alla vista della strada, per evitare che qualcuno potesse lanciargli qualcosa, nel giardino retrostante l’abitazione.

Le prime segnalazioni, arrivate al Comune e non solo, evidenziavano le carenti condizioni igienico-sanitarie nelle quali i quattro cani vivevano.

Un controllo dell’Asl e della polizia municipale ha smentito ciò ed ha confermato che gli animali erano tutti microchippati, come la legge impone.

Da quel momento il vicino infastidito ha puntato sugli abbai notturni dei cani, riconosciuti come la causa della propria insonnia, senza neanche verificare che si trattasse di loro.

La sentenza, emessa dal Tribunale di Avellino, dichiara la piena assoluzione dei coniugi di Cervinara, il fatto non sussiste per il giudice.

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