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Elezioni comunali 2022 in provincia di Avellino: i sindaci eletti

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Si è votato ieri, 12 giugno, in 14 comuni della in provincia di Avellino per rinnovare il sindaco e il consiglio comunale: ecco i risultati in diretta delle elezioni comunali 2022 e dello spoglio elettorale e i sindaci eletti. I seggi sono stati aperti la sola giornata di ieri, dalle ore 7 alle 23. Lo spoglio per le amministrative inizierà oggi, lunedì 13 giugno, a partire dalle ore 14.

Elezioni comunali 2022 in provincia di Avellino: diretta dello spoglio e risultati


In provincia di Avellino si svolgono le amministrative in 14 comuni: Atripalda, Baiano, Capriglia Irpina, Chianche, Flumeri, Fontanarosa, Gesualdo, Grottaminarda, Montemarano, Montemiletto, Pietradefusi, Santo Stefano del Sole, Sirignano, Solofra. Si è votato solo in comuni con meno di 15mila abitanti, dunque non ci saranno ballottaggi in Irpinia.


LA DIRETTA DELLE ELEZIONI


I sindaci eletti

Ecco l’elenco di tutti i comuni al voto in provincia di Avellino nel 2022, i risultati, lo spoglio in diretta e i sindaci eletti:


Comuni LO SPOGLIO SINDACO ELETTO
ATRIPALDA RISULTATI IN DIRETTA Paolo Spagnuolo
BAIANO RISULTATI IN DIRETTA Enrico Montanaro
CAPRIGLIA IRPINA RISULTATI IN DIRETTA Nunziante Picariello
CHIANCHE RISULTATI IN DIRETTA Carlo Grillo
FLUMERI RISULTATI IN DIRETTA Angelo Antonio Lanza
FONTANAROSA RISULTATI IN DIRETTA Giuseppe Pescatore
GESUALDO RISULTATI IN DIRETTA Domenico Forgione
GROTTAMINARDA RISULTATI IN DIRETTA Marcantonio Spera
MONTEMARANO RISULTATI IN DIRETTA Beniamino Palmieri
MONTEMILETTO RISULTATI IN DIRETTA Massimiliano Minichiello
PIETRADEFUSI RISULTATI IN DIRETTA Gaetano Musto
SANTO STEFANO DEL SOLE RISULTATI IN DIRETTA Gerardo Santoli
SIRIGNANO RISULTATI IN DIRETTA Antonio Colucci
SOLOFRA RISULTATI IN DIRETTA Nicola Moretti

Come funziona il quorum

Nei piccoli Comuni, ovvero quelli sotto i 15mila abitanti, che avranno una sola lista in corsa per le elezioni, il quorum scenderà al 40%. A stabilirlo è il nuovo decreto del Governo pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Sono molti i Comuni al voto in cui per le elezioni si profila la presenza di una sola lista, come Sovere e Leffe per esempio, una tendenza sempre più frequente nei piccoli paesi. Proprio per questo è arrivato il nuovo decreto del Governo che sposta dal 50% al 40% il quorum necessario per rendere valida l’elezione del sindaco e del consiglio comunale. Abbassare il quorum significa quindi abbassare il rischio di commissariamento.




Come si vota nei comuni fino a 15 mila abitanti

Nei comuni fino a 15mila abitanti si può tracciare un segno sul nominativo del candidato sindaco o sul contrassegno della lista collegata al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata al medesimo candidato sindaco. In ogni caso, il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco collegato.

È eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità di voti si procede a un turno di ballottaggio domenica 26 giugno tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze.

Come si vota nei comuni con oltre 15 mila abitanti

Nei comuni con più di 15.000 abitanti si può:

È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno); qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 26 giugno per il ballottaggio tra i due candidati più votati.

All’eventuale turno di ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno su uno dei due rettangoli contenenti il nominativo del candidato sindaco prescelto. Le preferenze si esprimono scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata.

Il voto disgiunto alle elezioni comunali 2022

Per voto disgiunto si intende la possibilità di esprimere due voti praticamente in contrapposizione. Nel caso delle amministrative, cioè, si può scegliere una lista che sostiene un candidato sindaco e poi un primo cittadino diverso, appoggiato da altre liste. In questo modo si dà la preferenza a un candidato alla carica di primo cittadino, ma contemporaneamente si sostengono i candidati di una lista che non lo appoggia in consiglio comunale.

Esempio pratico: si può votare per il candidato sindaco del PD, ma sostenere la lista di Fratelli d’Italia, magari con delle preferenze a delle persone che si conoscono e si stimano. I due voti viaggiano su binari diversi: il primo contribuisce a definire chi sarà sindaco, il secondo chi sarà consigliere comunale. Per quest’ultima scelta, però, molto dipenderà da chi viene eletto primo cittadino. In base a quello la maggioranza dei posti in assemblea comunale andranno allo schieramento che lo supporta, limitando i posti a disposizione degli altri.

Quando ci sarà e come funziona il ballottaggio

Il possibile ballottaggio si tiene la seconda domenica successiva al voto del primo turno. Quindi in questo caso sarà il 26 giugno. In questo caso si dovrà scegliere tra i due candidati sindaco che hanno ottenuto più consensi al primo turno. Quindi niente voto per i consiglieri comunali: si può mettere la X sul nome del candidato primo cittadino o su una lista che lo appoggia (o entrambe le cose), ma non è possibile il voto disgiunto.

 

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