È stata una lunga ed intensa giornata per i tre candidati-sindaco del comune di Montoro: Mario Bianchino, Girolamo Giaquinto e Silvia Romano. Seguendo con attenzione le fasi del voto, si sono viste polemiche e falsi allarmismi correlati alle schede elettorali.
Montoro, elezioni movimentate: scontri e fake nws
Presso i diciotto seggi delle frazioni del comune avellinese, comunque, si è assistito ad una lenta ma costante presenza di elettori che, dalle 11.00 alle ore 19.00 sono saliti dal 19,67% al 55,35%, con una conclusione del 73,67%.
Gli elettori non si sono scoraggiati per il maltempo e – in alcuni frangenti della giornata – i seggi sono risultati saturi. I montoresi sono stati chiamati a scegliere tra tre proposte molto diverse tra loro e hanno esercitato il loro diritto al voto.
Tra le presenze registrate fuori dai seggi, inoltre, c’è stata una pesante polemica sollevata da alcuni dei novantasei candidati all’assise di piazza Michele Pironti. Qualcuno, ancor auna volta non ha fatto altro che bussare casa per casa, suscitando l’ira nei social.
Tra chi lamentava combine postato foto di avversari politici che facevano campanello con gli elettori e chi, nei pressi dei seggi della sezione Piano, è stata fatta ripulire la strada perché vi erano manifesti elettorali sparsi attorno ai seggi.
Insomma, si è trattato di un periodo estremamente movimentato, dove a pagarne il duro scotto è stata anche l’amministrazione comunale uscente. Unita anche all’ennesima bufala apparsa sui profili social, dove si lamentava che nei seggi vi erano le schede che risalivano ai comuni disciolti di Montoro Superiore e Inferiore.
Tuttavia dopo un po’ si era scoperto l’arcano, pare, infatti, che il commissario prefettizio, guida dell’ente durante il periodo precedente al voto del 2019, fece ristampare le tessere elettorali con il logo del comune di Montoro e ieri – qualche elettore – aveva portato per puro errore le vecchie tessere con il vecchio logo.