AVELLINO. L’Eic, Ente idrico campano, indica il percorso e le tappe della programmazione decisiva per risolvere i problemi strutturali sulle reti acquedottistiche della regione.
Emergenza idrica e opere strategiche
«Abbiamo concordato con i vari referenti degli enti d’ambito – spiega il presidente del Consiglio del Distretto idrico Irpino-Sannita, Giovanni Colucci – di presentare tutte le schede progettuali elaborate in un’unica soluzione. Sia quelle relative agli interventi urgenti sull’emergenza idrica, sia quelle riferite a lavori molto più complessi che riguardano opere strategiche. Nel nostro caso – precisa ancora Colucci – si tratta di quelle inserite nel Piano d’Ambito 2012, adeguatamente rivedute e aggiornate in base alle nuove esigenze».
«Puntiamo molto al recupero delle risorse che potremmo attingere attraverso i collegamenti ai grandi invasi presenti sul territorio – sottolinea Colucci – Mi riferisco, in particolare, all’adduttrice che collegherebbe la diga di Conza della Campania a Torella dei Lombardi, facendo entrare nel sistema dell’Alto Calore una grande disponibilità d’acqua, attingendo, peraltro, a quello stesso bacino a cui da qualche mese è collegato il potabilizzatore dell’Acquedotto Pugliese. Intervento del tutto simile è quello relativo alla diga di Campolattaro, nel beneventano, che eliminerebbe ogni carenza nei mesi estivi».
Ovviamente, gli interventi di natura strategica richiedono anche uno o due anni e, quindi, fanno parte di una progettazione di medio periodo. A differenza di quelli per l’emergenza idrica che, una volta cantierati, saranno realizzati in 60-90 giorni al massimo.
Per definire i singoli passaggi tecnici e le procedure, il tavolo dell’Ente idrico campano si è aggiornato a domani mattina.
FONTE il Mattino