AVELLINO. Di questa mattina la nota stampa con cui Cisl esprimeva l’entusiasmo per la solerzia con cui le autorità stanno svolgendo le indagini. Il riferimento, chiaramente, è alla precisa e approfondita perquisizione da parte degli uomini dell’Arma dei Carabinieri nella sede della Cisl.La Procura ha aperto un fascicolo: il procuratore Rosario Cantelmo avrà molto da cui spulciare per verificare la sussistenza di quanto denunciato dal video di Luca Abete. Soprattutto bisognerà appurare se ci sono altre figure coinvolte nel mercimonio delle false certificazioni e quante altre persone sapevano.
“Mister 2mila euro” (di cui la Cisl ha divulgato l’identità), intanto, è il grande assente delle cronache: con le sue dichiarazioni, la Cisl, infatti, è rimasta sulla cresta della cronaca. Soprattutto perchè, lesa dalla faccenda, deve e vuole dimostrare l’innocenza del sindacato. Invece, del collaboratore infedele nessuna traccia.
Altre persone che finiranno nel ciclone saranno quelle che hanno partecipato al bando Ata e, magari in buona fede, hanno conseguito le certificazioni presso l’ente di formazione che ha rilasciato i titoli falsi di cui il servizio.