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Furto nella notte in una villa a Montella, bottino da 150mila euro

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Foto di repertorio

Furto nella notte in una villa a Montella: malviventi portano via il bottino di 150mila euro. Al vaglio, da parte dei carabinieri, le immagini di videosorveglianza che hanno ripreso il raid. “Credevo di essere al sicuro nella mia casa, mi ritenevo a riparo nel mio paese, invece in una notte sono crollate tutte le mie certezze”, lo dichiara Enrico De Simone, noto medico irpino. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Furto nella notte in una villa a Montella: “Credevo di essere al sicuro”

Credevo di essere al sicuro nella mia casa, mi ritenevo a riparo nel mio paese, invece in una notte sono crollate tutte le mie certezze. Mai avrei immaginato che venissero a derubarmi, che si introducessero nella mia abitazione per portar via ricordi di una vita e oggetti di grande valore”, ancora scosso per quanto avvenuto il noto medico, ora in pensione, irpino. “I ladri sono entrati nella palazzina di via Ammiraglio Pelosi nella notte e hanno trafugato un bottino di oltre 150mila euro. Forse la stima è addirittura superiore a questa cifra. Si sono portati via 12 quadri, tra cui una reliquia del 700 in oro zecchino del valore di almeno 50mila euro, pezzi di argenteria, gioielli, orologi e due auto: un Suv ed una Panda. La casa non dispone di un sistema di allarme, ma ha un impianto di video sorveglianza”.

Il bottino

A riprendere il raid, le telecamere di videosorveglianza. Dalle immagini si notano quattro persone incappucciate: “Per il loro modus operandi, per come si sono mossi all’interno – continua – ho il sospetto che i malviventi abbiano avuto informazioni da qualcuno che ha frequentato la mia casa, che conosce le mie abitudini. Sapevano anche che noi dormivamo in mansarda. Io ho due porte blindate e le hanno bypassate entrambe, per introdursi all’interno si sono arrampicati sul tettuccio della porta d’ingresso, poi sono saltati su un balcone e, da lì, forzando gli infissi, sono entrati nello studio. E qui hanno fatto una cosa che mi ha lasciato fortemente perplesso: nel cassetto della mia scrivania hanno preso le chiavi della porta blindata. Quindi sapevano dove ero solito tenere le chiavi. Quando sono entrati nell’appartamento del primo piano hanno fatto razzia di tutto quello che hanno trovato, ben 12 quadri, tra cui una reliquia del 700 di grande valore, credo non meno di 50mila euro, ma al di là del valore economico c’è quello affettivo, che è inestimabile: era di mio nonno, la custodivo con amore e con orgoglio. Hanno preso due orologi importanti, due Zenith, uno mio e l’altro di mia moglie, hanno rubato tutta l’argenteria, vari gioielli e sono finanche andati a prendere le chiavi delle nostre auto che erano in garage per poi darsi alla fuga”.

Indagini in corso

Non contenti del ricco bottino hanno tentato di irrompere nella mansarda dove stava dormendo l’ex primario e la famiglia: “Credo che cercassero anche soldi, che non hanno trovato al primo piano, infatti hanno tentato di entrare nella mansarda dove stavamo dormendo, ma hanno fatto rumore, facendo cadere le chiavi a terra, io ho sentito un rumore indistinto, mi sono svegliato, mi sono pure alzato per andare in bagno, mai pensavo che potessero essere i ladri. Però loro evidentemente mi hanno sentito, quindi hanno desistito e sono fuggiti. L’intenzione di entrare c’era, infatti abbiamo trovato anche due buchetti nella serratura fatti con un trapano. Meglio così, chissà avrebbero potuto finanche minacciare me e mia moglie per farsi consegnare dei soldi”. Intanto sono in corso le indagini per cercare di identificare i malviventi.

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