AVELLINO. Il no dei comuni della valle del Sabato, a ridosso dell’area industriale di Pianodardine, all’insediamento di un nuovo impianto di betonaggio per la lavorazione del cemento in un lotto di 55mila mq. si formalizza in un protocollo d’intesa fra i sindaci di Avellino, Atripalda, Grottolella, Manocalzati, Montefredane e Pratola Serra e la Provincia di Avellino, presentato al presidente dell’Asi, Vincenzo Sirignano, e che passerà inoltre al vaglio dei rispettivi Consigli comunali per l’approvazione.
Il protocollo d’Intesa tra sindaci e Provincia
È l’atto che segue l’esito negativo del faccia a faccia di due giorni fa tra gli stessi rappresentanti istituzionali, nel corso del quale Sirignano ha preso atto delle preoccupazioni di amministratori e cittadini della zona, assolutamente contrari a un ulteriore sovraccarico ambientale in un’area compresa fra contrada Santorelli, Bosco Magliano e Pozzo del Sale, peraltro stralciata dal piano Asi nel 2007, segnando una battuta d’arresto alla procedura per la concessione alla ditta Co.Bi.Em.
Nel documento sottoscritto dai sindaci si ribadisce, quindi, la «netta contrarietà all’insediamento dello stabilimento in oggetto in quanto lo stesso risulta estremamente impattante, ed andrebbe ad “appesantire” le già precarie condizioni ambientali della Valle del Sabato, anche alla luce del forte impegno di tutte le Istituzioni e delle Associazioni circa il controllo dell’ambiente e dei numerosi protocolli già sottoscritti e finalizzati alla sostenibilità ambientale».
«Infatti, nonostante che lo stesso andrebbe realizzato in territorio del Comune di Avellino, su una superficie di circa 5,5 Ettari – continua – è di fatto a ridosso dei Comuni di Montefredane e Grottolella rispettivamente in Località Bosco Magliano e Pozzo del Sale, aree a forte vocazione agricola in cui insistono oltre a numerose aziende agricole, attività ricettive, quali Tenuta Ippocrate che utilizza prodotti biologici e di falde acquifere come le saline di Pozzo del Sale e Bosco Magliano».
La richiesta delle amministrazioni comunali interessate e di Palazzo Caracciolo è «avviare un processo partecipativo di condivisione delle future scelte strategiche di sviluppo dell’area ASI attraverso la condivisione delle attività industriali con il recupero e la valorizzazione delle aree e di stabilimenti non utilizzati, attraverso interventi di miglioramento tecnologico-produttivo nel rispetto ambientale».
Comuni e Provincia, inoltre, chiedono di «di avviare incontri tra i Sindaci di tutti i Comuni che fanno capo all’area industriale di Pianodardine – Arcella per dare indicazioni precise sullo stralcio di zone attualmente presenti nel PRG ASI e non ancora interessate da nuovi insediamenti. Tutto ciò – conclude il protocollo – al fine di utilizzare al meglio le aree già costruite e non occupare nuovi suoli».