AVELLINO. L’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Avellino condivide le strategie del Genio Civile nella lotta agli incendi. A cominciare dalla tecnica del fuoco prescritto.
Incendi boschivi, Picariello: «Pronti a fare la nostra parte»
«Il fuoco prescritto, nel passato, era radicato nelle normali e consolidate tecniche colturali che i contadini praticavano nei boschi. Si eseguiva una serie di operazioni, quali decespugliamenti, diradamenti, taglio delle erbe, pascolo razionale del bestiame. Tutte pratiche che venivano effettuate con molta accuratezza e servivano alla normale vita quotidiana e nello stesso tempo riducevano i rischi ambientali come frane e incendi. Oggi tutto questo è storia. Le montagne si sono spopolate e diciamo pure abbandonate. Fino agli anni ’90 ogni comune aveva un vigile forestale che controllava la gestione dei boschi, poi diventato vigile urbano» dichiara il presidente dell’Ordine, Ciro Picariello.
«Bisogna riprendere queste tecniche colturali semplici anche se oggi sono più onerose. Ma sempre inferiori a quelle che si sostengono quando si verificano gli incendi – sottolinea Picariello che ha preso parte al convegno sul tema organizzato dal Genio Civile – Inoltre, è necessario applicare anche metodologie nuove già sperimentate e utilizzate in Europa e in varie regioni italiane compresa la Campania. Le nuove tecniche consistono principalmente nel ridurre la biomassa bruciabile, facendo avanzare un fronte di fiamma in condizioni di sicurezza, in modo che eventuali incendi non si trasformino da fuoco di superficie in fuoco di chioma».
«Per la progettazione del fuoco prescritto gli unici professionisti abilitati sono i dottori agronomi e i dottori forestali. Mentre per il direttore di cantiere, oltre agli agronomi sono previste anche altre figure professionali: periti agrari e agrotecnici. Per poter progettare – aggiunge Picariello – la legge regionale 20/2016 prevede che i progettisti iscritti all’albo dei dottori agronomi e dottori forestali siano dotati anche di idonea formazione sul fuoco prescritto. Il che significa che i professionisti devono avere frequentato un corso di formazione che ad oggi non è stato ancora svolto, in regione Campania. Qualche anno fa la Regione Campania organizzò un corso sul fuoco prescritto, rivolto solo ai dipendenti regionali. Ora occorre formare i professionisti con la massima urgenza».
«L’Ordine degli Agronomi di Avellino da subito è disponibile a promuovere, attraverso la federazione regionale della Campania, di concerto con il Genio Civile di Avellino e con il patrocinio della Regione, un corso di formazione da svolgere proprio in questa sede, che risulta logisticamente più idonea essendo baricentrica rispetto alle provincie campane».
«Vorrei sollecitare – conclude Picariello – un confronto al tavolo tecnico sul fuoco prescritto già operante presso la Regione su alcune problematiche emerse, quali la scia, la modulistica ed altro per una semplificazione e snellimento dell’iter tecnico amministrativo».