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Inchiesta sugli appalti, interrogatorio di garanzia davanti al Gip per l’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa e Fabio Guerriero

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L’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa e l’architetto Fabio Guerriero, indagati nell’inchiesta sugli appalti, compariranno davanti al Gip per l’interrogatorio di garanzia nella mattinata odierna lunedì 15 luglio. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Inchiesta sugli appalti, interrogatorio di garanzia per l’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa

Questa mattina, l’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa e l’architetto Fabio Guerriero compariranno davanti al Gip Giulio Argenio per l’interrogatorio di garanzia relativo alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Fabio Guerriero, come nella prima misura del 18 aprile scorso, probabilmente non si presenterà, rinunciando all’interrogatorio.

Le Accuse

Le indagini della Guardia di Finanza e dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino hanno rivelato che l’ex sindaco Festa avrebbe accettato tangenti da tre imprenditori: Marcello Costantino, Antonio Franco Camarca ed Eugenio Pancione. Il Gip ha disposto per loro il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione. Questi imprenditori, assistiti dai loro legali, compariranno domani davanti al Gip. Anche Erminio Lanzotti, collaboratore di Pancione, è indagato, sebbene non sia stata emessa nessuna misura nei suoi confronti.

Gli arresti

Il Gip Argenio ha ordinato il sequestro preventivo di somme di denaro: 40.000 euro per Gianluca Festa e Fabio Guerriero, 25.000 euro per Marcello Costantino, 10.000 euro per Eugenio Pancione e 5.000 euro per Antonio Franco Camarca. Questi importi corrispondono alle tangenti che sarebbero state pagate a Fest

Le indagini hanno mostrato che Festa e Guerriero avrebbero chiesto e ottenuto somme di denaro dagli imprenditori coinvolti negli appalti pubblici del Comune di Avellino. Le tangenti erano generalmente pagate in corrispondenza del pagamento degli stati di avanzamento lavori (Sal). L’ex sindaco Festa beneficiava direttamente delle tangenti, mentre Fabio Guerriero agiva come suo delegato con ampi margini decisionali.

Le intercettazioni e le prove raccolte dagli inquirenti hanno evidenziato un sistema corruttivo sistematico con Guerriero che operava come alter ego di Festa nelle trattative con gli imprenditori. L’ordinanza di 40 pagine del Gip illustra chiaramente l’accordo corruttivo tra Festa e gli imprenditori.

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