Inquinamento in Irpinia, secondo il Piano regionale di bonifica, a cura dalla direzione generale per la difesa del suolo e dell’ecosistema e dall’Arpac, solo ad Avellino arebbero ben 10 i siti pericolosi per la salute, a partire dall’ex Isochimica.
Inquinamento in Irpinia, sarebbero ben 167 i siti pericolosi per la salute
Tra i 10 siti pericolosi individuati nel Capoluogo, ci sarebbero le zone dove sorgevano dei distributori di carburante, ovvero Piazza Kennedy, Viale Italia e via Due Principati, e Corso Vittorio Emanuele, tutte zone contaminate dalla presenza di idrocarburi, aromatici e Mtbe(un composto organico impiega-to come additivo per la benzinaverde).
Via Due Principati è l’unica area dove la bonifica è in corso, mentre per le altre due si sta procedendo ancora all’analisi.
Pianodardine
Spostandosi dal centro del Capoluogo, si arriva dritti a Pianodardine, con la presenza di fabbriche dall’alto potenziale inquinante, come la Denso (dell’indotto Fiat), Meres (che produce resine) e Cobiem (conglomerati bituminosi).
Isochimica
Inutile menzionare ancora l’ex Isochimica, il numero delle vittime che si sono registrate, fino a questo momento, tra gli ex operai, parla da solo.
Numeri preocupanti in tutta la provincia
Spostandosi ulteriormente, si arriva al distretto conciario, forse l’area che desta maggiori preoccupazioni.
Sarebbero ben 167 siti potenzialmente contaminati. Di questi, 10 a Forino, 24 a Montoro e ben 133 a Solofra, per la maggior parte concerie dismesse.
Nel resto della provincia si contano altri 28 siti da bonificare, e quasi tutti sono discariche comunali, come quelle di Bisaccia, Montecalvo Irpino, Montella, Senerchia e Villanova.