Inquinamento del Torrente Solofrana. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Avellino, insieme ai colleghi della Stazione Forestale di Serino e della Stazione Forestale di Forino, nell’ambito di accertamenti inerenti alla corretta gestione dei reflui e del ciclo dei rifiuti, hanno denunciato 6 persone ritenute responsabili dell’illecito smaltimento di rifiuti pericolosi.
Inquinamento del Torrente Solofrana
Dopo un attento controllo sulle attività conciarie ubicate nel territorio comunale di Solofra, finalizzati al contrasto dell’inquinamento del corso d’acqua Torrente Solofrana, i carabinieri hanno sequestrato un opificio conciario che effettuava lavorazione e concia delle pelli in assenza delle necessarie autorizzazioni.
Il titolare dell’attività è stato deferito alla Procura della Repubblica di Avellino per il deposito incontrollato di circa mc 25 di rifiuti detenuti all’interno dell’azienda, costituiti da imballaggi misti, imballaggi in plastica, scarti di cuoio conciato, ritagli, cascami, polveri di rasatura e di circa mc 50 di rifiuti liquidi provenienti dal ciclo di lavorazione delle pelli e per lo smaltimento illecito di rifiuti pericolosi.
Altri 5 titolari
Deferite alla medesima Autorità Giudiziaria anche i titolari di altre 5 aziende che negli anni pregressi avevano proceduto allo smaltimento e al trasporto di rifiuti pericolosi prodotti dal citato opificio, facendoli passare per rifiuti non pericolosi.
Oltre al deferimento in stato di libertà, a carico del titolare della conceria è stata emessa una sanzione amministrativa di oltre 2mila euro per l’omessa compilazione del registro di carico e scarico dei rifiuti detenuti in azienda, non rintracciabili dalla documentazione esibita.