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Lettere dal Passato: l’Irpinia si racconta nei documenti dell’Intendenza

MONTEMARANO. Con la rubrica  “Lettere dal passato” ricostruiamo la storia dell’Irpinia, mettendo insieme testimonianze vere e tangibili. Un viaggio nei meandri del passato irpino attraverso le lettere scritte dai nostri compaesani e custodite all’Archivio di Stato di Avellino

Questa settimana, il Comune di Montemarano e le nomine comunali ai tempi del Regio Potere. Un passato da non dimenticare

La lettera

“Il comune di Montemarano per la nomina del cassiere Comunale propone la seguente terna:

Giuseppe Santoro fù Angelo;

Antonio Novellini fu Mariglio;

Felice Antonio Girardelli fù Filippo.

Si assicura che i contendenti sono forniti di regolare condotta e tra i tre il dott. Sindaco preferisce i primo, il Vescovo preferisce il secondo sig. Antonio Novellini, come quello che ha tutte le qualità valutate dalla legge per il fatto di impegno in codesto ufficio. Tutti e tre di Montemarano. Si notifica di fatto alla cancelleria di questa Gran Corte”.

(Stralcio della lettera, comune di Montemarano 18 settembre 1896)

La storia è da sempre la fonte di un passato, spesso, troppo in questo periodo triste e malsano, dimenticata. Questa lettera mette in chiaro come l’onestà, la serietà e la buona condotta siano segnali inscindibili per ricoprire un ruolo, se pur piccolo, pubblico. Chi auspica a sedere e a ricevere uno stipendio che derivi da denaro pubblico e da  un ruolo sociale, deve dare esempio, deve essere una persona onesta e con sani principi. Nel tempo questo Paese a preso le distanze da uno dei cardini del vivere civile, ha dimenticato cosa sia la caparbia onestà, ha dimenticato le buone maniere, ha eluso il tempo credendo di fregare il popolo e se non ci svegliamo dal ridicolo andamento che ha preso il Bel Paese, tutto resterà un caos.

 

 A cura di Elizabeth Iannone

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