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Lettere dal Passato: I mandati di coalizione sotto Ferdinando II

AVELLINO. Con la rubrica  “Lettere dal passato” ricostruiamo la storia dell’Irpinia, mettendo insieme testimonianze vere e tangibili. Un viaggio nei meandri del passato irpino attraverso le lettere scritte dai nostri compaesani e custodite all’Archivio di Stato di Avellino.

Questa settimana le esecuzioni monetarie, le leggi di pignoramento e la regolamentazione storica sulla povertà.

 La lettera

“Per esecuzione del disposto negli articoli 242 e 243 della Legge de’ 12 Dicembre 1816. Il signor Teodoro Patrizio fu  Donat, domiciliato nel Comune di S. Mango, al pagamento della somma di ducati grana cinquanta sul ruolo delle gradella del macino vidimata l 15 Dicembre. Giusta la nota riportata nello stato discusso dell’esercizio. In conseguenza viene precettato alla pronta soddisfazione della somma di sopra notata: in difetto il presente mandato di coazione sarà esecutivo con la pegnorazione, e  vendita dei mobili, e col sequestro degli immobili 24 ore dopo la  notifica del presente atto, a’ termini delle citate disposizioni di legge. Salvo ogni altro diritto dell’Amministrazione

(Stralcio della lettera, comune di San Mango sul Calore 20 Dicembre 1841)

Il pignoramento era il metodo più usato per la raccolta dei debiti comunali o pubblici, il tutto regolamentato con atti di pubblico dominio. Ogni debito da privato a pubblico ufficio era portato a chiusura in un unico atto, senza possibilità di rimandare o frazionare la somma dovuta. Tutto quello che riguardava la riscossione o l’emissione di danaro non veniva mai presa in maniera leggera era una rigidità assoluta, dove chi gestiva non dava voce a chi era debitore, quale che fosse la sua reale posizione economica o sociale.

A cura di Elizabeth Iannone

 

 

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