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Lettere dal Passato: la Prefettura e i disordini sociali

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VOLTURARA IRPINA. Con la rubrica  “Lettere dal passato” ricostruiamo la storia dell’Irpinia, mettendo insieme testimonianze vere e tangibili. Un viaggio nei meandri del passato irpino attraverso le lettere scritte dai nostri compaesani e custodite all’Archivio di Stato di Avellino.

Questa settimana le esecuzioni monetarie, le leggi di pignoramento. La regolamentazione storica sulla povertà.

 La lettera

“Ore sette ieri, circa, quattrocento persone, maggior parte donne inermi radunate davanti casa Municipale, Volturara Irpina. Tumultuavano proferendo minacce di morte, indirizzate al Commissario regio se avesse eseguito il taglio comunale, dove per antica usanza la popolazione prende la legna. Il Commissario fece intervenire imputati senza far usare violenza. Attualmente animi calmati. Non avverranno ulteriori disordini. Comando Generale, informatore Capitano Penella, con rinforzo di Carabinieri, truppa del posto”

(Stralcio della lettera, Prefettura di Avellino, 29 Aprile 1894)

La Prefettura

La Prefettura nasce con la Legge datata  23 ottobre 1859 n. 3702, successivamente con il R.D. 9 ottobre 1861 i governatori e gli intendenti generali prendono il ruolo di Prefetto.

Dal 1865 il sistema prefettizio viene applicato su tutto il territorio del regno, con compiti di tipo amministrativo, finanziario e di pubblica sicurezza. Si strutturava, al tempo, in 4 sezioni: Segreteria, Amministrazione dei corpi morali, Pubblica Sicurezza, Amministrazione Governativa.

Il Prefetto era la massima figura rappresentativa dello Stato, veniva affiancato dal Consiglio di Prefettura. Nell’ordinamento si rispettava questa suddivisione, catalogando i documenti alfabeticamente per Comune, categoria di appartenenza e in ordine cronologico.

A cura di Elizabeth Iannone

 

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