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Lioni, il contrattacco del primo cittadino a Salzarulo

gioino sindaco di lioni salzarulo
gioino sindaco di lioni

LIONI. Un’aspra riflessione quella che il sindaco di Lioni, Yuri Gioino, ha diffuso con una nota stampa in risposta alle gravi accuse di questa mattina del gruppo consiliare di opposizione “Per Lioni” (collegamento all’articolo in fondo alla pagina). L’attacco è rivolto all’ex sindaco di Lioni Salzarulo, colpevole di aver iniziato, «immediatamente all’esito elettorale, una campagna di delegittimazione, con continue insinuazioni, culminata nella conferenza stampa di questa mattina. La tecnica è sempre la stessa: attribuire solo agli altri la responsabilità degli errori che hanno caratterizzato la sua vita politica e di cui questo paese sta subendo e subirà ancora le conseguenze».

Gioino su Salzarulo: «Dà fastidio la sua arroganza»

«Ciò che dà fastidio però è l’arroganza e la presunzione di chi vuole dare ancora “lezioni”, mentre proprio in queste ore io e la mia maggioranza siamo impegnati a evitare che Lioni possa subire le conseguenze di un probabile disavanzo».

«Salzarulo – spiega il primo cittadino di Lioni – per anni ha rivendicato pubblicamente il mancato accredito della quota regionale del mutuo acceso presso Cassa depositi e prestiti nel 2011; per anni ha raccontato dei suoi viaggi a Napoli per parlare delle sue grandi idee per il nostro paese. Intanto però non si è accorto (per sette anni) che il decreto regionale di finanziamento non era mai stato emesso e che il mutuo per 1,6 milioni di euro relativo al Piani di Insediamento Produttivo (in cui sono compresi anche i lavori presso l’area commerciale, lavori inutili e assurdi) lo dovranno pagare i cittadini di questo Comune, ai quali saranno purtroppo imposti duri sacrifici».

 

«L’amministrazione precedente non riconosceva diritti, faceva piaceri»

 

«Ho rispettato regole e criteri, ho rispettato la legge, lo sanno bene i cittadini ai quali vengono riconosciuti “diritti” invertendo la logica del “piacere”. Quello sì era un problema. Anche sulla questione “attacchino mandato a casa” o “illegittima concessione edilizia”, di cosa parla? Nel primo caso è stata obbligatoria la gara (sfido chiunque ad affermare il contrario); nel secondo caso ho già detto, ma so che per lui è difficile accettarlo, che riconoscere un diritto legittimo non è stato un piacere.
Sulla questione rifiuti, la scelta di portare da tre a due i prelievi dell’umido non è certa dipesa da noi. Abbiamo naturalmente chiesto a Irpiniambiente le note di credito per il mancato servizio,  non riconoscendo le fatturazioni da ottobre».

 

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