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Mercogliano, l’assessore Di Nardo rinuncia all’indennità: «I fondi al verde pubblico»

Mercogliano
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MERCOGLIANO. «Non posso esimermi dal dire qualche parola sul bilancio perché, probabilmente, questo è l’ultimo bilancio di questa legislatura e ci apprestiamo così a chiudere i 5 anni. Ed, anche se il bilancio è un tempo di previsione, per noi è un tempo di consuntivo. Io, nonostante mi sia impegnata tanto, (penso anche ai progetti fatti redigere a mie spese per la riqualificazione del Viale San Modestino, ma anche a quello per Viale Europa e a quello per Via Nazionale), impegno per i settori che mi sono stati affidati dal Sindaco che ha avuto fiducia in me, i limiti di bilancio non hanno consentito sempre che io potessi operare così come avrei voluto. Pertanto, il bilancio, quest’anno, come ognuno di voi avrà avuto modo di verificare, ha avuto molte chiusure e perché i trasferimenti dallo Stato sono stati ridotti e perché si è tentato di mantenere la stessa pressione fiscale e, quindi, le risorse sono sempre più esigue, ci sono sempre meno risorse da poter impiegare». Lo ha comunicato al Consiglio comunale di Mercogliano l’assessore  Stefania Di Nardo.

Mercogliano, Di Nardo rinuncia all’indennità da assessore

Alla luce di tutto ciò, quindi, desidero comunicare al Consiglio di voler rinunciare totalmente e con effetto immediato a quello che mi spetta per legge cioè all’indennità di funzione di Assessore.

La mia, ovviamente, è una decisione del tutto e solo personale e risponde a ciò che secondo me in questo momento è giusto fare, e voglio fare. In un momento difficile come quello che attraversiamo, a livello nazionale e a locale, con un bilancio che sicuramente non è stato facile redigere, è doveroso dare un segnale concreto per dire che tra le esigue risorse economiche ci sono anche le mie preoccupazioni. Certo la mia rinuncia all’indennità non è la soluzione, lungi dal voler risolvere così i problemi ma vuole essere solo e semplicemente il mio contributo concreto.

Il contributo di chi ancora tenta, tra mille difficoltà, a portare avanti la sua azione politica; se vogliamo è anche un fatto di coscienza, di chi con la sua coscienza sente la responsabilità del ruolo che ricopre, di chi vuole dividere il ‘peso’ con i suoi concittadini; di chi nell’affrontare le questioni vuole stare dalla stessa parte. Anche perché il mio, qui, non è un lavoro, non un mestiere. È una passione, un impegno, un servizio.

«Chiedo che le risorse vengano destinate al verde pubblico»

Questa rinuncia comporterà fino a fine anno un risparmio di risorse comunali che chiedo, però, vengano destinate, con il primo atto utile di giunta comunale, sui capitoli di mia competenza in modo da poter usare queste somme per fare qualche intervento che diversamente non sarebbe possibile. Quindi mi impegno, sin d’ora, a chiedere alla Giunta una variazione ai capitoli di competenza, spostando tali somme dal capitolo delle indennità a quello degli interventi finalizzati al verde pubblico.

Questo è davvero il minimo che sento di dover fare, per poter, almeno quest’anno, in qualche modo affrontare le problematiche che sono varie in questa materia. Dovesse essere anche una sola aiuola. E, naturalmente, questo è strettamente collegato anche con la volontà di ridurre la tassa Tari per coloro che intendono proporsi come sponsor per le attività di manutenzione e gestione di grandi aree verdi pubbliche, in modo che l’Amministrazione possa conseguire un ulteriore risparmio della spesa. Prego, quindi, il Segretario Generale di provvedere tempestivamente a mettere in atto tutti gli adempimenti necessari».

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