Matteo, un bimbo di soli 5 anni di Mirabella Eclano da mesi sta lottanto contro un tumore maligno all’occhio. Papà Rafael Antonio Grieco ha lanciato un appello social: “Aiutate mio figlio”. Lo riporta il Mattino.
Mirabella Eclano, bimbo di 5 anni con tumore all’occhio
Il piccolo Matteo sta lottando da mesi contro un brutto male, un “Retinoblastoma unilaterale”. Purtroppo ha già perso la vista all’occhio e i costi per le cure sono molto elevati tanto che il papà non riesce a coprirli tutti. Rafael Antonio Gieco, che ha vissuto in Venezuela ma ha origini italiane, e la moglie hanno lanciato una raccolta fondi per aiutare il loro piccolo. Attualmente il padre ha dovuto anche lasciare il lavoro per stare accando al bambino di soli 5 anni e la moglie lavora saltuariamente.
Sono rientrati da Siena, dopo un ricovero presso l’azienda ospedaliera Universitaria e nel fine settimana dovranno ritornare per altri esami. “Siamo venuti in Italia perchè mio padre aveva un cancro al polmone e, dato che mio fratello viveva già qui, abbiamo deciso di trasferci. Purtroppo dopo 4 mesi mio padre è morto ma abbiamo comunque deciso di rimanere in Italia. Da oltre 20 anni insegno inglese e spagnolo ma ho mollato tutto per venire in Italia e provare a curare mio padre”.
“A febbraio, pochi giorni dopo il suo compleanno, alcuni medici hanno effetuato uno screening a scuola e hanno notato che Matteo non vedeva dall’occhio destro. Noi non sapevamo niente. Dopo numerose visite, uno specialista ci ha consigliato di andare all’ospedale Gemelli di Roma dove i medici hanno notato una presenza anomala di sangue nell’occhio di Matteo. Dopo l’operazione per la rimozione del coaugulo, il medico si è reso conto che la retina era distaccata e, dopo una risonanza, ci ha comunicato del tumore. A questo punto ci hanno consigliato di andare a Siena, dove c’è un centro specializzato per l’oncologia oculare, ma non avevamo i soldi per affrontare tutte le spese e così abbiamo pensato di avviare una raccolta fondi. Il prossimo appuntamento è per lunedì 5 giugno. Faremo degli accertamenti e ci diranno se le terapie stanno dando frutto”.
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Poi l’appello: «La risposta è stata meravigliosa, vorrei ringraziare tutte le persone che ci hanno aiutato. In particolare vorrei ringraziare la gente di Mirabella e tutta la comunità scolastica del paese. Ci serve ancora il vostro aiuto. Le parole di sostegno che arrivano ci riempiono il cuore e ci danno speranza. Quando siamo andati a Roma la prima volta, per le visite, Matteo voleva andare alla Fontana di Trevi e, dopo 6 ore in ospedale, abbiamo preso la metropolitana e siamo andati. Quando usciamo dall’ospedale cerco sempre di farlo divertire così un giorno non ricorderà delle ore passare in ospedale ma avrà dei bei ricordi»