È stato fermato il presunto aggressore della trans accoltellata a Monteforte Irpino: il 17enne originario di Grumo Nevano, in provincia di Napoli, si era nascosto a Quadrelle. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Monteforte Irpino, trans accoltellata al petto: fermato l’aggressore
È stato fermato un 17enne accusato di aver ferito a coltellate una trans colombiana di 46enne. Ad individuarlo gli agenti della Polizia di Stato. Si tratta di un ragazzo originario di Grumo Nevano, in provincia di Napoli che si era nascosto a casa di amici a Quadrelle. Forse si trovava nel comune da qualche mese, dopo essersi allontanato dalla casa famiglia di Quarto.
Il fermo
Quando i poliziotti lo hanno raggiunto, il 17enne è scappato a piedi. Ne è nato un inseguimento lungo le strada del paese durante il quale un agente è rimasto anche ferito alla spalla e alla tibia. Nel tentativo di scavalcare un muro, anche il giovane indagato ha riportato una frattura. Dopodiché è stato bloccato e condotto in Questura. I poliziotti, secondo le prime informazioni, già lo avevano individuato nei giorni precedenti. Quindi la decisione di entrare in azione, notificando il provvedimento relativo ad un’altra misura per un residuo di pena da scontare.
La dichiarazione del 17enne
L’ipotesi del ferimento della trans era quello di una rapina ma il 17enne ha dato una versione diversa. Il 17enne avrebbe concordato telefonicamente la prestazione sessuale ma, una volta raggiunto l’appartamento, il giovane avrebbe realizzato di non trovarsi di fronte ad una donna. Di qui la discussione: pare che il 17enne avrebbe chiesto indietro i 110 euro. Al rifiuto della donna ne sarebbe nata una lite nel corso del quale il ragazzo avrebbe ricevuto un calcio con il tacco: una versione ancora al vaglio degli inquirenti. A quel punto ci sarebbe stata la violenza: ha sferrato diversi fendenti all’addome, al torace e alla gamba della trans per poi darsi alla fuga. Le telecamere inoltre lo avrebbero ripreso con un giubbino da college. Gli agenti sono riusciti a risalire al ragazzo grazie al numero e alle chiamate ricevute presenti sul telefono della vittima.