Giro di mazzette nella sede di un sindacato a Monteforte Irpino per superare il concorso nella Polizia Penitenziaria, avrebbero patteggiato in tre. Secondo quanto riportato dal Mattino, sono stati chiesti i riti alternativi da cinque dei sei indagati, accusati a vario titolo di corruzione e associazione a delinquere
Monteforte Irpino, giro di mazzette per il concorso
Hanno avanzato richiesta di patteggiamento l’aspirante agente Gerardo Barbato, suo padre Edoardo Barbato e suo suocero Nunzio Bianco. Richiesta di rito abbreviato invece per Enrico Spina e Marco Pelosi. L’udienza preliminare è stata rinviata al 10 gennaio prossimo quando il giudice deciderà sulle istanze.
Il sindacalista di Monteforte ancora in carcere
Mentre per Maurizio Russo, di Monteforte, tuttora in carcere e recentemente coinvolto in un secondo filon, l’avvocato Gaetano Aufiero ha sollevato un difetto di notifica dell’avviso di conclusione delle indagini e gli atti sono stati rinviati al pm.
I fatti
Dalle indagini è emerso che il candidato Gerardo Barbato, daltonico, per superare le prove dell’arruolamento nel corpo della polizia penitenziaria, avrebbe corrisposto 8mila euro. Il Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria notificò le 5 misure, due ordinanze di misure cautelari in carcere e tre agli arresti domiciliari nei confronti di tre agenti della Penitenziaria, di un funzionario del Dap e del candidato: tutti accusati di corruzione.