MONTELLA. Gli studenti delle scuole superiori di Montella hanno incontrato, nella mattinata di oggi, i testimoni del 23 novembre 1980. Un incontro fortemente voluto da loro stessi che si sono impegnati a collaborare alla realizzazione.
Il minuto e mezzo più lungo della storia, che ancora vibra nei racconti di chi lo ha vissuto e che continuerà a scuotere le nuove generazioni che ne fanno esperienza indiretta attraverso i racconti. A organizzare il convegno in memoria del sisma dell’80 è stata l’associazione culturale Ferdinando Cianciulli, insieme con gli studenti del liceo D’Aquino attraverso la rappresentante Laura Lepore.
Il minuto e mezzo più lungo della storia, che ancora vibra nei racconti di chi lo ha vissuto e che continuerà a scuotere le nuove generazioni che ne fanno esperienza indiretta attraverso i racconti. A organizzare il convegno in memoria del sisma dell’80 è stata l’associazione culturale Ferdinando Cianciulli, insieme con gli studenti del liceo D’Aquino attraverso la rappresentante Laura Lepore.
Tra gli ospiti, il vice sindaco Antonio Ziviello, il Tenente Gerardo Iannella, Comandante della Polizia Municipale, Dimara Carbone per la Protezione Civile e una rappresentanza dell’associazione Ferdinando Cianciulli: Mario Grasso, Marzia Pizza e Oriana Basile. A portare la propria esperienza, Donato Gioseffi, presidente del gruppo azione locale Cilsi e la moglie.
«L’incontro si è tenuto in un gremito auditorium del liceo D’Aquino. Tutti gli studenti sono rimasti molto colpiti dalla testimonianza dei nostri ospiti». Ha dichiarato Mario Grasso, segretario dell’associazione e organizzatore dell’evento, che ha spiegato: «I ragazzi non hanno conoscenza dell’evento e solo la trasmissione della memoria può segnare continuità tra le generazioni: in questo senso l’impegno della nostra associazione. Un impegno che è stato accolto con fattiva collaborazione dai giovani di Montella che, attraverso Laura, hanno organizzato il convegno nei minimi particolari. Donato e sua moglie hanno condiviso ricordi molto toccanti: sono stati estratti dalle macerie di un palazzo a Lioni, unici vivi tra gli altri. Una testimonianza forte e diretta, soprattutto perchè, ha spiegato Donato Gioseffi, nel pudore del dolore questa testimonianza è rimasta taciuta fin ora. Forse è stato questo il momento più toccante per i ragazzi».
Un evento che ha avuto grande riscontro, come ha spiegato Grasso, dato che «tutti i ragazzi hanno partecipato con attenzione e alcuni si sono sciolti in commozione».
Ascolta la memoria del sisma dell’80 attraverso il brano dei Molotov:
http://avellino.occhionotizie.it/terremoto-1980-molotov-sposa