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Morgante sollecita la costituzione del comitato di rappresentanza dei sindaci

A seguito di quanto riportato in questi giorni dalle testate giornalistiche sull’Atto Aziendale e alla luce dell’incontro intercorso questa mattina 3 novembre tra il direttore generale dell’Asl Maria Morgante, il presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio e i consiglieri Enzo Alaia, Maurizio Petracca e Francesco Todisco, la manager dell’Asl interviene per sollecitare la costituzione del Comitato di rappresentanza dei sindaci, sede naturale di discussione e confronto con le amministrazioni locali sulle questioni legate alla sanità irpina: «Il Decreto Legislativo 502/1992 regola il funzionamento delle Asl e delle Aziende Ospedaliere. Lo stesso decreto stabilisce che l’Organismo politico di riferimento delle aziende sanitarie è il Comitato di rappresentanza dei sindaci, eletto dalla Conferenza dei Sindaci,  costituita per l’Asl  di Avellino da tutti i sindaci della provincia

Specifica il direttore generale dell’Asl: «Il Comitato di rappresentanza dei sindaci, però, nell’ambito del territorio dell’Asl non è costituito. Infatti, non si riunisce da almeno tre anni. Fatta questa premessa, si precisa che l’Atto Aziendale è stato formulato sulla scorta delle direttive regionali e prima di ogni e qualsiasi elaborazione e trasmissione alla Regione, è stato puntualmente trasmesso a tutti i sindaci della Provincia, in assenza del Comitato di rappresentanza dei sindaci, affinché, singolarmente o per aree territoriali, formulassero: proposte, osservazioni, valutazioni, da sottoporre alla Regione prima della sua formulazione definitiva».

Continua la manager dell’Azienda: «Per ben tre volte – nella prima,  nella seconda e nella terza stesura – l’Atto Aziendale è stato trasmesso a tutti i sindaci  prima della sua formulazione finale. Mai nessuna proposta riorganizzativa o di diversificazione dei servizi, ampliamento, riduzione, rimodulazione o differente allocazione territoriale  degli stessi,  è pervenuta da parte dei sindaci; le uniche due richieste pervenute dai sindaci di Solofra e di Sant’Angelo dei Lombardi riguardavano la trasformazione rispettivamente delle Unità Operative di Ortopedia e Chirurgia, regolarmente previste, da Unità Operative Dipartimentali a Unità Operative Complesse. Ma è evidente che queste richieste fossero di tutt’altra natura. È singolare che nessuno ti ponga questioni quando le solleciti e che poi si organizzino dibattiti ai quali non vieni invitata. Viene da domandarsi a che cosa servano».

Afferma il direttore dell’Asl: «Nel corso degli incontri avuti con i sindaci di Solofra e di Sant’Angelo dei Lombardi è stato fatto il punto della situazione sulla Sanità Irpina e sull’Atto Aziendale, sottolineando che quest’ultimo è stato redatto nel rispetto delle indicazioni della Regione Campania, che, infatti, lo ha approvato. Lo stesso presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha ricordato che la Regione è commissariata, sottolineando che per l’organizzazione ospedaliera siamo obbligati a rispettare vincoli di bilancio e vincoli normativi. L’Atto Aziendale approvato dalla Regione è stato redatto nel rispetto di tali vincoli, riorganizzando la  rete ospedaliera in considerazione delle peculiarità dei singoli presidi con l’obiettivo di non penalizzare nessuno ma di lavorare sulle potenzialità di ogni ospedale. Ora che l’Atto Aziendale è stato approvato, siamo al lavoro per il potenziamento delle strutture interne e per intervenire anche sui blocchi ospedalieri. Mi sento, inoltre, di ribadire alla cittadinanza che i servizi non sono stato tagliati, anzi, sono state previste nuove Unità Operative».

Conclude la manager: «Si confida che, al più presto, il sindaco di Avellino, Paolo Foti, che presiede l’organismo, provveda a costituire il Comitato di rappresentanza dei sindaci, considerato luogo naturale e necessario a supportare la Direzione di questa Azienda per una migliore e più puntuale conoscenza delle problematiche sanitarie ed anche sociali del territorio e fornire risposte ancor più adeguate alle esigenze della popolazione».

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