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È morto Pellegrino Capaldo, il docente e banchiere di Atripalda aveva 86 anni

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Pellegrino Capaldo

Pellegrino Capaldo, docente e banchiere originario di Atripalda, è morto nelle scorse ore nella sua casa a Roma. Si è spento all’età di 86 anni. Ha sempre mantenuto forti legami con la sua provincia.

È morto Pellegrino Capaldo, il docente e banchiere di Atripalda

Pellegrino Capaldo, nato ad Atripalda (Avellino) nel 1939, è deceduto a Roma. Dal 1970, ha insegnato alla Sapienza e ha ricoperto ruoli di rilievo nel panorama economico e bancario, affiancandosi a figure illustri come Adolfo Tino, Gabriele Pescatore e Antonio Maccanico. La sua carriera si è concentrata sulla programmazione e finanza aziendale, sulla gestione dei bilanci statali e aziendali, nonché sul risanamento di imprese in difficoltà. È stato scelto dal Vaticano come uno dei probiviri nelle indagini relative al caso Banco Ambrosiano-Ior. Dal 1987, ha ricoperto la carica di presidente della Cassa di Risparmio di Roma, fino alla fusione che ha portato alla creazione della Banca di Roma.

Ha operato in politica al fianco di Francesco Cossiga e ha fondato l’Udr. Attraverso la Fondazione Nuovo Millennio, si è dedicato alla formazione politica. Ha forti legami con l’Irpinia; è infatti il fratello di Gerardo Capaldo, ex sindaco di Atripalda. La sua famiglia è alla guida di un importante gruppo nel settore della logistica e del commercio (Progress), oltre a essere attiva nel campo della vitivinicoltura con i Feudi di San Gregorio, di cui è alla direzione il figlio di Pellegrino Capaldo, Antonio.

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