CAMPANIA. Hospice, cure palliative e terapia del dolore, in Campania tutto ciò è legato a un solo nome: Cooperativa Nursing Service onlus, con sede a Casavatore in provincia di Napoli. Ma la gioia è occasione per sferrare un attacco frontale all’Asl Avellino. Ecco la nota stampa.
Hospice di Solofra, controllo del dolore
L’Hospice, la struttura sanitaria che ospita pazienti affetti da malattie progressive e in fase avanzata ha preso forma per la prima volta in Regione Campania grazie all’impegno, alla professionalità e al lavoro dei dirigenti e del personale della Cooperativa Nursing Service.
Nel dicembre 2012 si sono aperte le porte del Pain Control Center Hospice di Solofra, una struttura residenziale all’avanguardia, una struttura sanitaria pubblica, la prima in Campania, di proprietà dell’Asl Avellino, che si è avvalsa degli operatori della Cooperativa Nursing Service, vari professionisti: infermieri, operatori socio-assistenziali, psicologa, sociologa ed esperto in comunicazioni.
Poi, nel dicembre 2013 si sono aperte anche le porte del Polo del Sollievo di Casavatore, altra struttura residenziale, sempre una struttura sanitaria pubblica, la seconda in Campania, di proprietà dell’Asl Napoli 2 nord. E anche a Casavatore la Nursing Service è stata assoluta protagonista.
L’Hospice di Solofra, ora conosciuto in tutta Italia, deve la sua eccellenza alla Nursing Service. Lettere di ringraziamento, targhe, encomi, attestati di stima e di gratitudine giunti al personale della cooperativa in varie forme e in vari modi, migliaia di articoli di stampa o pubblicati su siti di informazione ne sono la prova.
«Asl Avellino: inefficiente e inefficace»
Grave l’attacco della cooperativa all’Asl Avellino, di cui dice: «Nonostante tutto ciò, da quando alla Nursing Service è stata affidata la gestione del Pain Control Center Hospice di Solofra, le varie Direzioni che hanno gestito l’Asl Avellino in questi anni si sono sempre contraddistinti per inefficienza e inefficacia, praticamente il contrario di quanto riconosciuto alla Nursing stessa. Ritardi irritanti nei pagamenti, scarsissima collaborazione, tavoli tecnici sempre annunciati e mai portati a termine, tentativi (vani) di sminuire i risultati ottenuti e le gratificazioni ricevute. Ma non ci siamo mai persi d’animo».