Proseguono le indagini relative all’omicidio di Aldo Gioia avvenuto lo scorso 23 aprile ad Avellino. In particolare, sono in corso ulteriori accertamenti sui tre telefoni cellulari sequestrati ai due indiziati Elena e Giovanni, attualmente detenuti nel carcere di Bellizzi Irpino.
Omicidio di Aldo Gioia ad Avellino, accertamenti su 3 cellulari sequestrati
Aldo Gioia è stato ucciso nella serata di venerdì 23 aprile, dalla figlia Elena Gioia e dal suo fidanzato, il 23enne di Cervinara Giovanni Limata. Fidanzati, ma la loro è una relazione osteggiata dai genitori di lei, in particolare dal padre, Aldo Gioia, 53 anni, geometra alla Fca di Pratola Serra.
Il motivo è semplice: Aldo non vuole che la figlia frequenti il 23enne già pregiudicato con piccoli precedenti ma soprattutto da tempo tossicodipendente. È in quest’ambito che matura l’orrore. Perché Elena e Giovanni pianificano una strage: sterminare l’intera famiglia, il padre in primis, poi la moglie e l’altra figlia più piccola. Ripercorriamo le tappe della tragedia che ha sconvolto l’intera comunità irpina e non solo.