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Omicidio di Aldo Gioia ad Avellino, la perizia: “Limata ritardato mentale”

omicidio aldo gioia
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Emergono nuovi dettagli sull’omicidio di Aldo Gioia ad Avellino. Gli esperti sono divisi sulla capacità di intendere e volere dei due imputati. Elena avrebbe avuto disturbi gravi come la fibromialgia che ne ha alterato il carattere, Giovanni a un ritardo cognitivo con addirittura invalidità Inps.

Omicidio di Aldo Gioia ad Avellino, la perizia psichiatrica

Elena Gioia e Giovanni Limata hanno ucciso il papà di lei, Aldo Gioia, nell’aprile del 2021 a coltellate mentre dormiva sul divano di casa per «mantenere in vita la loro relazione nella quale si scambiano spesso di ruolo, una volta dominava lei, una volta lui”, secondo la tesi di Raffaella Perrella – docente di Psicologia dell’Università Luigi Vanvitelli incaricata dal pm Vincenzo Russo.

Intanto l’avvocato Rolando Iorio, difensore del 23enne di Cervinara, che nell’aprile del 2021 ha inferto 14 coltellate sul corpo del 53enne, ha depositato un documento dell’Inps per un ritardo cognitivo di tipo moderato, riconosciuta l’invalidità ai sensi della legge 104 del 92.

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