Continua il processo che vede come imputati Elena Gioia e Giovanni Limata per l’omicidio di Aldo Gioia, il 53enne di Avellino ucciso a coltellate il 23 aprile dello scorso anno. Ieri mattina in Tribunale sono stati ascoltati i consulenti che si sono occupati di redigere una relazione psicologica di Elena Goia, la figlia del 53enne. La ragazza non era presente in aula poiché impegnata con l’esame di maturità.
Omicidio di Aldo Gioia ad Avellino, continua il processo
“All’inizio non è stato facile, perché occorreva approfondire la relazione tra Elena e Giovanni. I ragazzi si scambiavano oltre 800 messaggi al giorno. Chiaramente, la lettura di questo materiale ha richiesto molto tempo. Abbiamo chiesto anche una risonanza magnetica cerebrale che, poi, non è stata effettuata. Volevamo capire se erano presenti una serie di sintomi che potessero dimostrare la presenza di uno stato mentale a rischio. Dopo una serie di test, abbiamo appurato che, questa condizione, era effettivamente presente in Elena Gioia”. Hanno dichiarato i consulenti.
Oltre 800 messaggi al giorno: la relazione tra i due fidanzati killer
“Quella tra Elena Gioia e Giovanni Limata era una relazione virtuale psicotica nella quale la ragazza era una vittima”. Dettagli che sono emersi dopo l’udienza tenutasi ieri presso il Tribunale di Avellino. Anche Giovanni Limata è stato definito come un ragazzo affetto da disturbo borderline di personalità. I due consulenti hanno precisato che “Elena e Giovanni, due persone fortemente disturbate, si contagiavano e si potenziavano, fino a compiere una follia in due”.
Omicidio di Aldo Gioia: la ricostruzione della vicenda
L‘omicidio di Aldo Gioia è avvenuto il 23 aprile del 2021, sul corso Vittorio Emanuele. Ad ucciderlo sono stati sua figlia Elena e il suo fidanzato Giovanni. La giovane coppia dopo il delitto, sono fuggiti via e sono stati ritrovati nel corso della notte a Cervinara a casa del fidanzato. Ma cosa ha spinto i due fidanzatini ad uccidere a coltellate Aldo? Il 53enne non condivideva la relazione tra i due. Opposizione che è costata la vita ad Aldo e scatenato la furia omicida dei due ragazzi.