Omicidio di Aldo Gioia ad Avellino, il killer Giovanni Limata può rimanere in carcere. “L’imputato è pienamente compatibile con il regime carcerario in quanto non presenta patologie che impediscono tale regime”. Lo ha deciso ieri sera la Corte davanti alla quale si celebra il processo per il delitto di Aldo Gioia.
Omicidio Aldo Gioia, Limata resta in carcere
Limata “Ha un disturbo d’ansia che lo porta ad attuare azioni di autolesionismo. I suoi comportamenti non scaturiscono in una patologia psichiatrica, bensì da un bisogno interiore di aiuto psicologico. Non potendo fare del male agli altri, lo fa a se stesso. Pertanto, ritengo che il signor Limata possa restare in carcere”, erano state le parole del perito del tribunale.
La perizia
La corte accoglie la tesi contenuta nella perizia psichiatrica svolta da Francesco Saverio Ruggiero, su Giovanni Limata, il 23enne accusato di aver ucciso nell’aprile di un anno fa Aldo Gioia con diverse coltellate.
Si ritorna in aula il 23 febbraio, quando è in calendario una nuova udienza del processo che vede imputata anche la diciottenne Elena Gioia, figlia della vittima e fidanzata di Giovanni Limata.