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Omicidio ad Avellino, Elena alla mamma lettere e videochiamate dal carcere

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Elena Gioia si tiene in contatto con sua madre, le scrive lettere dal carcere di Bellizzi Irpino, e quando le è concesso le parla anche in videochiamata. Elena, come il suo fidanzato Giovanni Limata, nei prossimi giorni riceverà anche il vaccino anti Covid, in quanto previsto dalle norme per gli istituti di pena. La ragazza è accusata insieme al suo ragazzo dell’omicidio del padre Aldo Gioia, avvenuto lo scorso 23 aprile ad Avellino.

Omicidio ad Avellino: Elena in contatto con la madre dal carcere

Intanto le chat con le amiche restituiscono un profilo di Giovanni Limata dubbioso, con incertezze continue.
Giovanni scrive, riferendosi ad Elena: “Mi ha chiesto di eliminare la sua famiglia…»”. La sua amica vuole sapere il motivo: “E perché, gli hanno fatto qualcosa? Se finisci nei guai non ci pensi a te? Sono un po’ ansiosa per te. Sei proprio sicuro di quello che vuoi fare? Non voglio farmi troppo i fatti tuoi, però ci vai di mezzo tu e mi dispiace”.


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Per Giovanni Limata spunta l’ipotesi di perizie psichiatriche

Intanto proseguono senza sosta le indagini relative all’omicidio di Aldo Gioia avvenuto lo scorso 23 aprile ad Avellino. Qual è stato il ruolo di Elena Gioia nel delitto? E quello degli amici? L’influenza delle famiglie? Sono tutti capitoli ancora aperti su cui lavorano gli avvocati della difesa e la Procura. Per quanto riguarda il 23enne Giovanni Limata, spunta l’ipotesi di perizie psichiatriche. Il passato di Giovanni pesa molto: dal tentato suicidio, al Tso all’uso di sostanze stupefacenti.

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