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Operazione “Sangue Blu” contro Cosa Nostra: arresti anche ad Avellino

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Arrivano fino ad Avellino gli arresti dell’operazione Sangue Blu. Nelle prime ore del mattino di oggi, mercoledì 28 settembre, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, supportati dai reparti specializzati dell’Arma presenti nella Regione siciliana (Compagnia di Intervento Operativo del XII Reggimento “Sicilia”, Squadrone Eliportato “Cacciatori Sicilia”, nonché i Nuclei Elicotteri e Cinofili), hanno dato esecuzione nelle Province di Catania, Prato, L’Aquila, Enna, Perugia, Vibo Valentia, Palermo, Benevento, Siracusa e Avellino, ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Catania nei confronti di 35 soggetti (di cui 26 in carcere e 9 agli arresti domiciliari), gravemente indiziati, a vario titolo, di “associazione di tipo mafioso” “concorso esterno in associazione mafiosa”, “estorsione”, “traffico di so-stanze stupefacenti”, “detenzione illegale di armi e munizioni” e “trasferimento fraudolento di beni”, aggravati dal metodo mafioso.


Operazione sangue blu, arresti anche ad Avellino

L’indagine, coordinata da questa Direzione Distrettuale Antimafia e condotta dai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania dal settembre 2018 al dicembre 2020, attraverso attività tecniche e sul territorio, ulteriormente riscontrate dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia e da indagini patrimoniali, ha consentito di monitorare le evoluzioni delle dinamiche associative della famiglia di Cosa Nostra catanese ed in particolare del clan Santapaola-Ercolano, individuandone, allo stato degli atti, l’attuale “responsabile provinciale” in Francesco Napoli Tancredi Maria, nipote di Salvatore Ferrera detto “Cavadduzzo” e legato da vincoli di sangue allo storico capomafia Benedetto “Nitto” Santapaola (atteso che Salvatore Ferrera, era coniugato con una delle sorelle D’Emanuele, zia di Santapaola).

Nell’attuale fase del procedimento, in cui non è stato ancora instaurato il contraddittorio tra le parti, le attività tecniche hanno disvelato come – già in prossimità della scarcerazione di Napoli, avvenuta il 06.09.2019 dopo oltre 13 anni continuativi di detenzione – lo stesso sarebbe stato investito della carica di rappresentante di Cosa Nostra catanese da elementi di vertice della “fa-miglia”. Tale elemento è stato confermato dalle recenti dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia Silvio Corra e Salvatore Scavone. Peraltro, già in precedenza, diversi collaboratori, tra cui Santo La Causa, lo avevano indicato quale uomo d’onore “riservato”.

Sempre allo stato degli atti, le investigazioni hanno altresì fatto emergere come Napoli, nella gestione quotidiana delle attività illecite del sodalizio, aveva costantemente adottato delle cautele estreme, volte ad evitare che le sue conversazioni potessero essere ascoltate dalle Forze dell’Ordine, come l’utilizzo di una rete telefonica riservata, costituita da utenze intestate ad ignari cittadini extracomunitari, frequentemente sostituite. Parimenti, la trattazione delle varie questioni di interesse del clan sarebbe sempre stata rimandata ad incontri in presenza, fissati senza alcun riferimento specifico al luogo, ma indicati attraverso “nomi in codice”, durante i quali avrebbe vietato ai suoi interlocutori di tenere al seguito i cellulari.

I nomi degli arrestati

L’ipotesi investigativa prospettata da questa Procura Distrettuale è stata condivisa dal Gip in sede che ha emesso le misure cautelari appresso specificate. In esito alle catture verrà ora attivato il contraddittorio procedimentale, nel corso del quale gli indagati avranno la facoltà di fornire la loro versione dei fatti e indicare eventuali prove a discolpa

PERSONE DESTINATARIE DELLA MISURA:

CUSTODIA IN CARCERE:

  • BONAVENTURA Carmelo, nato a Catania il 25.9.1962;
  • BUFFARDECI Cristian, nato a Catania il 13.5.1976;
  • CASERTA Francesco, nato a Catania il 19.6.1971;
  • CASTORINA Angelo Antonino, nato a Catania il 4.1.1991;
  • COLOMBO Domenico, nato a Catania il 15.4.1976;
  • DI MAURO Salvatore, nato a Catania il 25.8.1965;
  • FALLICA Carmelo Cristian, nato a Wickede (Germania) 28.10.1985;
  • MAGRI’ Orazio, nato a Catania il 15.5.1971;
  • MARGHELLA Mario, nato a Catania il 20.7.1970;
  • MUSCARÀ Corrado Gabriel, nato a Catania il 13.09.1996;
  • NAPOLI Francesco Tancredi Maria, nato a Catania il 10.4.1976;
  • OCCHIPINTI Angelo, nato a Catania il 19.2.1974;
  • PAPPALARDO Giuseppe, nato a San Giovanni La Punta (CT) il 22.1.1967;
  • PINO Vincenzo, nato a Catania il 02.10.1998;
  • PLATANIA Francesco, nato a Catania il 2.4.1968;
  • RACITI Carmelo, nato a Catania il 15.6.1982;
  • SANTAPAOLA Antonino, nato a Catania il 20.4.1984;
  • SANTAPAOLA Francesco, nato a Catania il 1.12.1979;
  • SANTAPAOLA Gabriele, nato a Catania il 20.4.1984,
  • SANTAPAOLA Giuseppe, nato a Catania il 29.12.1981;
  • SAPIA Vincenzo, nato a Catania il 31.01.1966;
  • SCALETTA Giuseppe, nato a Catania il 27.9.1966;
  • SCHILLACI Lorenzo Michele, nato a Troina (EN) il 25.4.1968;
  • SORTINO Gaetano, nato a Catania il 7.8.1965;
  • TRINGALE Gaetano, nato a Catania il 13.11.1961;
  • ZAPPALÀ Daniele Carmelo, nato a Catania il 8.2.1966.

Agli arresti domiciliari:

  • BARBERO Eugenio Dante, nato a Catania il 28.7.1974;
  • BRUNO Barbaro, nato a Sidney (Australia) il 5.4.1971;
  • DI SALVATORE Massimo, nato a Catania il 26.11.1972;
  • FERRERA Francesco, nato a Catania il 22.12.1964;
  • LOMBARDO Rosario, nato a Catania il 26.8.1968;
  • LOMONACO Salvatore Daniele, nato a Taormina (ME) il 12.6.1982;
  • SCIRÈ Simone, nato a Catania il 18.10.1989;
  • TURRISI Giuseppe, nato a Francavilla di Sicilia (ME) il 8.7.1973;
  • ZAMMATARO Gerardo nato a Piedimonte Etneo il 15.12.1975.
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