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Ordinanza antismog ad Avellino: la promessa mantenuta del sindaco Festa

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Il 2020 per Avellino comincia con una nuova ordinanza antismog: dopo giorni di indecisione e voci di corridoio, il sindaco Festa annuncia il provvedimento: ma cosa dobbiamo aspettarci?

Ordinanza antismog ad Avellino: niente blocco del traffico

Il sindaco di Avellino Gianluca Festa rompe gli indugi e annuncia il provvedimento a stretto giro, ma non sarà come quelli delle amministrazioni precedenti, che agivano in maniera drastica su qualsiasi tipo di fonte inquinante: questa sarà diversa, più “soft” ma più efficace e mirata.

Le fonti inquinanti

La causa principale dell’inquinamento da polveri sottili non è costituita dalle auto, ma dagli abbruciamenti  vegetali e dagli impianti di riscaldamento obsoleti presenti nella maggior parte degli edifici del Capoluogo. Ma, a quanto pare, il provvedimento non contemplerà un tetto massimo per la temperatura degli impianti di riscaldamento.

Gli sforamenti

Il provvedimento sarebbe già pronto, ma pare che il tanto temuto blocco del traffico non ci sarà. Nei primi 20 giorni del 2020 ad Avellino ci sono stati già 13 sforamenti, anche se da tre giorni si respira un pò di più.

La legge

L’allarme resta alto comunque, anche perchè la legge prevede 35 sforamenti annuali, e se nel primo mese dell’anno i  numeri sono così alti, sembra molto improbabile riuscire a tornare in carreggiata.

Niente blocco delle auto

La nuova ordinanza, però, non prevederebbe il blocco delle auto inquinanti, come è stato per i provvedimenti emessi dalle precedenti amministrazioni. Il sindaco, infatti, come anche altri amministratori in Campania, e non solo, non ritiene che il problema siano le automobili, bensì altre fonti inquinanti, come gli impianti di riscaldamento e gli abbriciamenti di resodui vegetali.

La vera causa

La nuova ordinanza, quindi, limiterà l’utilizzo delle emissioni degli impianti di riscaldamento, vera causa del problema che attanaglia Avellino e molte altre città.

Festa procede per la sua strada

Dal Settore Ambiente del Comune di Avellino era arrivato un provvedimento in cui si prevedeva il blocco delle auto inquinanti fino al 29 febbraio, domeniche incluse. Lo stop includeva le auto Euro 0, 1 e 2, e diesel, Euro 0, 1, 2 e 3, i motocicli, Euro 0 e 1. Ma il sindaco Festa ha inteso agire in disaccordo con quanto suggerito, e ha scelto di puntare sulle cause reali del problema.

 

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