Novità sulle ricerche della pantera che da settimane si aggira in Campania. Nelle scorse ore infatti sono state ritrovate le prime carcasse che confermerebbero la presenza di un predatore e sui monti del Partenio arrivano i super esperti della Federico II. Una squadra di professionisti che analizzerà le ultime tracce del felino rinvenute.
Pantera in Campania, si cerca il Dna dell’animale
Nella giornata di oggi, martedì 16 giugno, il professor Orlando Paciello, docente di patologia generale e anatomia patologica veterinaria del dipartimento di medicina veterinaria dell’Università di Napoli, comincerà ad analizzare le tracce con l’aiuto di un team di tecnici, anche dell’Istituto Sperimentale Zooprofilattico di Portici.
Il lavoro degli esperti
Nella mattinata di ieri, lunedì 15 giugno, sono stati trovati i resti di due animali molto probabilmente un cinghiale e un tasso, nel territorio di Summonte. L’obiettivo dei ricercatori è quello di isolare, dai segni dei morsi presenti sulle carcasse, il dna del predatore per poi, con sofisticate analisi di laboratorio, provare a comprendere, questa volta in via definitiva e con il supporto della scienza, se effettivamente possa appartenere ad una pantera.