Quest’anno potrebbe passare quasi inosservato, data la coincidenza con il giorno di Pasqua, ma gli amanti degli scherzi non l’avranno certo dimenticato. Oggi in tutto il mondo si festeggia, infatti, il Pesce d’Aprile.
Pesce d’Aprile: la tradizione
Le origini del pesce d’aprile non sono certe. Prima dell’adozione del calendario Gregoriano, nel 1582, il Capodanno era celebrato tra il 25 marzo e il 1 aprile. Una delle ipotesi più accreditate vuole che non tutti riuscirono ad abituarsi al nuovo calendario e vennero quindi additati come gli “sciocchi d’aprile”.
La leggenda vuole che molti francesi, contrari a questo cambiamento o semplicemente sbadati, continuassero a scambiarsi regali tra marzo e aprile, festeggiando il Capodanno come ai vecchi tempi. Cominciò quindi la consegna di regali assurdi o pacchi vuoti durante una ricorrenza che ormai non si celebrava più in quel periodo. Nel regalo vuoto si trovava spesso un biglietto con su scritto “poisson d’avril“: pesce d’aprile, in francese.
L’usanza in Italia
In Italia l’usanza dell’1 aprile è più recente: risale agli anni tra il 1860 e il 1880. La prima città ad accogliere l’abitudine francese fu Genova, dove la tradizione si radicò prima tra i ceti medio-alti, poi prese piede anche tra il resto della popolazione.