Pastore evangelico di 85 anni indagato per violenza sessuale e riduzione in schiavitù per aver assoggettato alla sua volontà alcune fedeli, anche minorenni, di una comunità religiosa in Alta Irpinia. Domani inizia il processo.
Pastore evangelico accusato di violenza sessuale, al via il processo
L’85enne salernitano, pastore evangelico in una comunità dell’Alta Irpinia, dovrà rispondere di violenza sessuale e abusi psicologici, perpetrati tra i 1999 e il 2016 a danno di alcune fedeli della sua parrocchia
Il giudice nell’udienza preliminare a carico del pastore evangelico accusato di violenza sessuale, ha accolto le richieste della Procura e dell’avvocato della parte civile, e ha rinviato a giudizio l’uomo, fissando l’udienza in Corte d’Assise ad Avellino per il domani.
Minacce violenze e soprusi
Il pastore evangelico 85enne minacciava di “sciagure terribili“ tutte coloro che non avessero acconsentito alle sue richieste sessuali. Le violenze si sarebbero consumate tra il 1999 e il 2016.
Stando a quanto dichiarato da alcune delle vittime, l’uomo imponeva regole molto rigide alle sue fedeli, vietando loro di guardare la televisione perché “oggetto del demonio” o “studiare e lavorare” perché prerogativa maschile.
Le vittime erano inoltre “obbligate a portare gonne”, a “non avere rapporti con persone estranee alla comunità evangelica” e a “non sposare uomini ritenuti da lui non adeguati”.
Vere e proprie schiave del sesso e vittime di violenze subite “in nome di Dio”. Alcune di loro hanno raccontato che in diverse occasioni gli incontri a sfondo erotico avrebbero coinvolto più donne insieme.