Stando a quanto dichiarato da alcune delle vittime, l’uomo imponeva regole molto rigide alle sue fedeli, vietando loro di guardare la televisione perché “oggetto del demonio” o “studiare e lavorare” perché prerogativa maschile.

Le vittime erano inoltre  “obbligate a portare gonne”, a «non avere rapporti con persone estranee alla comunità evangelica e a non sposare uomini ritenuti da lui non adeguati.

Vere e proprie schiave del sesso e vittime di violenze subite “in nome di Dio”.

Alcune di loro hanno raccontato che in diverse occasioni gli incontri a sfondo erotico avrebbero coinvolto più donne insieme.