Sant’Andrea di Conza, pastore evangelico di 83 anni indagato per violenza sessuale e riduzione in schiavitù per aver assoggettato alla sua volontà alcune fedeli, anche minorenni. Le vittime hanno raccontato la loro verità
Pastore evangelico accusato di violenza sessuale: parlano le vittime
Il processo è iniziato queste mattina nelle aule della Corte d’Assise di Avellino, a porte chiuse. Nell’udienza di oggi sono state ascoltate alcune delle vittime, come una ragazza,che all’epoca dei fatti aveva 13 anni, e sua zia.
La vicenda
L’83enne salernitano, pastore evangelico a Sanr’Andrea di Conza, dovrà rispondere di violenza sessuale e abusi psicologici, perpetrati tra i 1999 e il 2016 a danno di alcune fedeli della sua parrocchia
Minacce e vessazioni
Il pastore evangelico minacciava di “sciagure terribili“ tutte coloro che non avessero acconsentito alle sue richieste sessuali. Le violenze si sarebbero consumate tra il 1999 e il 2016.
Le vittime erano “obbligate a portare gonne”, a “non avere rapporti con persone estranee alla comunità evangelica” e a “non sposare uomini ritenuti da lui non adeguati”.
Vere e proprie schiave del sesso e vittime di violenze subite “in nome di Dio”. Alcune di loro hanno raccontato che in diverse occasioni gli incontri a sfondo erotico avrebbero coinvolto più donne insieme.