Le vittime erano “obbligate a portare gonne”, a “non avere rapporti con persone estranee alla comunità evangelica” e a “non sposare uomini ritenuti da lui non adeguati”.

Vere e proprie schiave del sesso e vittime di violenze subite “in nome di Dio”. Alcune di loro hanno raccontato che in diverse occasioni gli incontri a sfondo erotico avrebbero coinvolto più donne insieme.